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- Title
- Rane, la carne della risaia (Parte 2). Dal tempo quotidiano al tempo festivo
- Author
- Porporato, Davide, Ghiardo, Luca
- Text
- Rane, la carne della risaia (parte 2). Dal tempo quotidiano al tempo festivo. Mauro Caneparo Quando si portavano a casa le rane Mauro Caneparo La rana può essere cucinata (rane fritte, in pastella, al pomodoro, ripiene, in carpione, brodo di rane Mauro Caneparo La rana era la carne dei poveri Mauro Caneparo Il ghiaccio Mauro Caneparo Le donne anziane pescavano le rane, non i mariti! Mauro Caneparo Riso con le rane Mauro Caneparo Estinzione delle rane causata da diserbanti e aratura autunnale dei campi Mauro Caneparo Da carne dei poveri a cibo della festa Mauro Caneparo Le rane si friggevano con lo strutto di maiale Mauro Caneparo Per me le rane sono un salto indietro nel tempo Mauro Caneparo In inverno le rane scelglievano le risaie con la terra giusta Mauro Caneparo Le rane sono curiose Mauro Caneparo Nutrienti della rana
- Date
- 2015
- Type
- MovingImage
- Title
- Videointervista a Giovanna Pero Verzetti (2° parte)
- Author
- Raiteri, Piero
- Text
- Giovanna Pero Verzetti Videointervista (Piero Raiteri) a GIOVANNA PERO VERZETTI (1937), casalinga, Alessandria, 20.5.2015 (SECONDA PARTE) Giovanna Pero Verzetti Ogni famiglia allevava un maiale per uso alimentare, a macellarlo veniva poi il masaghen, uno di fuori Giovanna Pero Verzetti Tutti coltivavano l’orto per avere verdure ad uso domestico. Tanti cavoli: ina muntagna’d vèrz!. con la neve si frollavano bene, e allora, insalate con acciuga e cavoli tritati, ma anche sancrau con i salamini Giovanna Pero Verzetti Con i pomodori dell’orto d’estate si faceva la salsa in casa, cuocendola a lungo nella caudera. Erbe dei campi sì, specie i denti di cane. Quelli che avevano le vacche nella stalla facevano anche il burro Giovanna Pero Verzetti Tanti pescavano in Tanaro, con la barca o burcé. Le carpe messe in carpione Giovanna Pero Verzetti C’erano anche i cacciatori, che poi andavano a vendere in città le lepri abbattute Giovanna Pero Verzetti Non mancavano i cercatori di tartufi (trifule) e di funghi, come le spugnole (springori) Giovanna Pero Verzetti C’erano anche i cantori, che cantavano stornelli ma anche arie d’opera, come suo zio Niculon. Qualche donna cantava gli strambotti (stramòt) ma lei non li ricorda Giovanna Pero Verzetti Tra i mangioni del paese si distingueva Mariu der Plicon, alto e magro, insaziabile! Giovanna Pero Verzetti Intervista sui blasoni popolari: i Taschet di Casalbagliano e i Ciflon dra Vila Giovanna Pero Verzetti La pietra di Santa Varena nella facciata della chiesa, considerata terapeutica contro il mal di schiena Giovanna Pero Verzetti Pane di Natale: sì, ma non ricorda
- Date
- 2015
- Type
- MovingImage