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- Title
- Conservare il seme per preservare le passioni del passato. Fabio Bona agricoltore ai tempi di Facebook
- Author
- Porporato, Davide, Ghiardo, Luca, Abisso Matinella, Lidia
- Text
- Conservare il seme per preservare le passioni del passato. Fabio Bona agricoltore ai tempi di Facebook. Fabio Bona Le origini contadine e la passione per l'agricoltura Fabio Bona Coltivare la cipolla per la prima volta Fabio Bona Il concime è il letame delle mie mucche Fabio Bona Diserbo in presemina per un prodotto di qualità Fabio Bona I dubbi della famiglia dissolti dai vantaggi Fabio Bona Importanza di far parte di un gruppo di produttori Fabio Bona Gli anziani una risorsa importante per il confronto Fabio Bona Il profumo della cucina di mamma riempie lo stomaco e ripaga della fatica del lavoro Fabio Bona Mai coltivato la cipolla di Fontaneto Fabio Bona Le donne del paese un tempo coltivavano la cipolla Fabio Bona Conservare il seme è conservare le passioni dei nostri antenati Fabio Bona Cercare di far comprendere la passione ai coetanei Fabio Bona Passione per l'allevamento fin da piccolo Fabio Bona Parlo con le mie mucche non con la cipolla Fabio Bona Parlerò con le cipolle per averle belle grosse!
- Date
- 2015
- Type
- MovingImage
- Title
- Videointervista a Pier Giorgio Paladini
- Author
- Laugelli, Lucio
- Text
- Pier Giorgio Paladini Videointervista (Lucio Laugelli) a PIER GIORGIO PALADINI (1941), impiegato, Villa del Foro, 22.5.015. Pier Giorgio Paladini Nato in Alessandria, dal 1973 in paese per seguire la moglie (insegnante Giovanna Villa) di Villa del Foro, ha assimilato le usanze campagnole locali Pier Giorgio Paladini La vita in paese: quasi tutte le famiglie autosufficienti, con orto, pollaio, quelli più abbienti anche stalla (allevamento bovini). Pier Giorgio Paladini Paese abbastanza popoloso, un tempo aveva tre forni, poi man mano si è andato spopolando. Oggi è abitato da molti pendolari che non hanno alcun rapporto col paese: vanno e vengono come fantasmi… Pier Giorgio Paladini Di qui la crisi della comunità, che una volta si concentrava attorno alla Chiesa e alla Soms. Dolorosa perdita delle radici comunitarie Pier Giorgio Paladini Le vigne d’una volta: produzione per l’autoconsumo, il primo vino più curato, poi la “meschietta” di pochi gradi che i contadini si portavano dietro in campagna Pier Giorgio Paladini I cibi. Alla festa, cappelletti in brodo o agnolotti; abitualmente molti minestroni, assai gustosi data l’abbondanza di verdure dell’orto Pier Giorgio Paladini Dolci delle feste: paste bianche, baci di dama, il “tortone” enorme, con pasta lievitata e uvetta Pier Giorgio Paladini La festa patronale di S. Varena: grande pranzo coi parenti. Una Santa vivandiera della Legione Tebea: andati anche in pellegrinaggio a Zurzach in Svizzera dove c’è il suo santuario Pier Giorgio Paladini Paese con qualche ospite illustre come il prof. Rapetti. Rammarico per il suo abbandono della scultura, però la sua produzione poetica che tratteggia i personaggi del paese sarà immortale
- Date
- 2015
- Type
- MovingImage