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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.183
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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Ce l’hai dappertutto intorno, una peste senza cure altro che spagnola e avere i reni duri aglio e chinino ne hanno salvati per così allora temprati, se no morivano presto. Solo merito dell’aglio? metà ce l’ha la cipolla che facesse orinare sapevi fosse quella Nazùala tutti gli anni a fare la mietitura a casa di Pinotto chiedeva solo cipolle per colazione. Quelle nell’aceto, in composta, nel vaso
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.65
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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», la sedia scricchiola, l’armadio ha paura. La corda del violino è nello scaldino c’è l’anima insanguinata della gallina i pezzi nella terrina, domani è festa c’è solo di mezzo la notte, la luna è desta. Imbuto e Ciabatte sbadigliano, il vuoto della madia venute le streghe a infarinarsi la ghigna offesa Carabattola, Lisca, Tutolo Aceto e Bottiglia-d’olio ridono da porci. «La madia è vuota!» «Mettici
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.103
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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lo stesso!» Da allora, a casa dei Villotti, bottiglie a messa. Il pane di san Biagio ammuffisce, a dirlo senza offesa non è come quello di Natale, è pane da dispensa si mangia in giornata, a digiuno, come l’ostia santa san Biagio puoi masticarlo, berlo se si pianta. Ma uno che ci crede poco dove si afferrava? L’aglio o l’aceto, o le erbe, quello che sapeva mettevano la calza di lana intorno alla gola tolta dai piedi
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.41
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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, metti il cotechino. Aggiungi mezzo cucchiaio di zucchero e mezzo di aceto bollilo sul fuoco un’ora ed è cotto crauti con la polenta, buono anche col pane per digerirlo bisogna uscire, dei rutti da cane. Polenta e cavoli, col salamino o senza in media… tutti i giorni, una penitenza col cotechino è festa grossa, il gusto lo senti toccava il pezzo più grosso, come due polente. Sempre nell’inverno
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Date
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2016
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Type
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text