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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.35
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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le scrolla. «Toglie di più la sete l’aceto annacquato o il vino?» «Son balle, come il nocciolo in bocca, bere digiuno!» Tornato il discorso dell’aceto Pierino si riprende niente vergogna lui a dirlo e far la spia lo bevevano tutti, quelli con le vigne e senza anche d’inverno, tempestato fai penitenza Seduti nella stalla spellavano le meligacce foglie alle bestie, gambi per il fuoco, come i tralci tagliati
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Date
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2016
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Title
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La malora - pag.77
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Author
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Fenoglio, Beppe
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mentre a tutti gli altri acqua e aceto? Si fermò: - Bestietto, - mi fece, come se avesse una piccola rabbia che io avessi indovinato, e poi: - Però sei intelligente. Al cancello le domandai ancora se non potevamo 77
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Date
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1954
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Title
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La malora - pag.75
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Author
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Fenoglio, Beppe
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poi io sono forgiato in una maniera che passo l'indomani a domandarmi se è vero quello che oggi per me è sicuro come la morte : e la preferenza del vino invece che acqua e aceto era ormai una faccenda lontana. Una cosa che pur dandomi parecchio fastidio mi confermava un po' nelle mie idee su Fede era che Jano adesso davanti a lei mi trattava con prepotenza, come per farle vedere la gran
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Date
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1954
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.183
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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Ce l’hai dappertutto intorno, una peste senza cure altro che spagnola e avere i reni duri aglio e chinino ne hanno salvati per così allora temprati, se no morivano presto. Solo merito dell’aglio? metà ce l’ha la cipolla che facesse orinare sapevi fosse quella Nazùala tutti gli anni a fare la mietitura a casa di Pinotto chiedeva solo cipolle per colazione. Quelle nell’aceto, in composta, nel vaso
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.65
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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», la sedia scricchiola, l’armadio ha paura. La corda del violino è nello scaldino c’è l’anima insanguinata della gallina i pezzi nella terrina, domani è festa c’è solo di mezzo la notte, la luna è desta. Imbuto e Ciabatte sbadigliano, il vuoto della madia venute le streghe a infarinarsi la ghigna offesa Carabattola, Lisca, Tutolo Aceto e Bottiglia-d’olio ridono da porci. «La madia è vuota!» «Mettici
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.175
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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di gazze dell’anno prima come i buchi fatti dai rondoni, smottati nella schiuma dentro la corrente che viaggia, a mollo in Tanaro lasciata qui l’eco, voci, che afferrano gli anni. Hai di nuovo Cesco davanti a raccontarti della Rocca quando da bambino ti tosavano sempre la zucca (testa) petrolio e aceto a sfregare i pidocchi in testa una sòma56 con lo spicchio d’aglio quasi da festa. mandarini se facevi
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.103
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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lo stesso!» Da allora, a casa dei Villotti, bottiglie a messa. Il pane di san Biagio ammuffisce, a dirlo senza offesa non è come quello di Natale, è pane da dispensa si mangia in giornata, a digiuno, come l’ostia santa san Biagio puoi masticarlo, berlo se si pianta. Ma uno che ci crede poco dove si afferrava? L’aglio o l’aceto, o le erbe, quello che sapeva mettevano la calza di lana intorno alla gola tolta dai piedi
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Date
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2016
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Type
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text