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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.78
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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ancor più in balia degli eventi atmosferici. E non mancavano le alluvioni, col Tanaro che rompeva gli argini e copriva tutti i raccolti, quasi ogni anno. Vita dura dunque, per tutti, adulti e bambini, sempre affamati. Si comprende perciò che, 28 r0696. Copia di testo dattiloscritto su foglio A4, s.d. (ma 1987). Dodici quartine di endecasillabi a rima baciata. 76
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.43
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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di gravide mentre ancora allattano). In questo contesto di vita difficile e precaria, il confine tra l’umano e il bestiale appare incerto, e infatti la quotidiana lotta per la sopravvivenza vede una sorta di duello feroce e senza risparmio di colpi tra i ragazzi affamati e gli stessi rapaci: questi sorvolanti le cascine e i campi per predare pulcini e quelli battenti la campagna per predare nidi e divorare
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.193
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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, che si rapprendono in definizioni pregnanti e linguisticamente efficaci: pan’d famija (il pane di casa), pan di cmand (pane dei comandi: di chi è irreggimentato, pane di caserma), pan brod (pane della prigionia), pan der streji (pane del malaugurio), pan dl’aptìt di quando si era ragazzi, sempre affamati perché in perpetuo movimento tra giochi e scorribande. La poesia nomina anche alcune caratteristiche forme
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Date
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2016
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Type
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text