Search results
-
-
Title
-
Aguaplano - pag.5
-
Author
-
Conte, Paolo
-
Text
-
Non ho una lira, questa è la realtà… scusa, paga tu… scusa, paga tu… Non si guadagna con le note «blue»… du-du-du du-du-du… Ancora un’altra caccia apache, la silenziosa caccia apache… donna che sai di vincere tu, offri di più… Che vuoto, che grande vuoto, non ho sentieri in questa città… che mani, che belle mani, falle parlare ancora con me…
-
Date
-
1987
-
Type
-
text
-
-
Title
-
Fiabe piemontesi - pag.33
-
Author
-
Arpino, Giovanni
-
Text
-
la voce del vecchino, lo prega di aver altrettanto e così succede. Ma poi il vecchio comanda che la nave si trasformi in un palazzo, sulla riva del mare, un palazzo più bello di quello del re. E la nave si àncora, si trasforma in palazzo e intorno vi è un bosco con ogni sorta di uccelli, e lepri e quaglie e mille altri animali. Cosa accade? Che il re, padre della ragazza, viene un giorno a caccia
-
Date
-
1982
-
Type
-
Text
-
-
Title
-
Fiabe piemontesi - pag.51
-
Author
-
Arpino, Giovanni
-
Text
-
delle feritoie nel castello di Milano, tutte rotte e così buonanotte. Il palazzo incantato C'era una volta un re che aveva un figlio di diciott'anni. Non lo voleva mai a caccia con sé, ma dopo molte preghiere da parte del ragazzo lo lasciò andare, affidandolo al capocaccia. Il giovane va, ma dopo poco prende a fare per conto suo. Tira, non piglia nulla ed ecco che vede un leprotto, ma così piccolo
-
Date
-
1982
-
Type
-
Text
-
-
Title
-
Fiabe italiane - pag.29
-
Author
-
Calvino, Italo
-
Text
-
regina, non voleva rassegnarsi. Erano nati tre cuccioli alla sua cagna da caccia preferita, e li diede ai tre figli: - Portateli alle vostre fidanzate e tornerete a prenderli tra un mese: chi l'avrà allevato meglio sarà regina. Dopo un mese si vide che il cane della fornaia era diventato un molosso grande e grosso, perché il pane non gli era mancato; quello della tessitrice, tenuto
-
Date
-
1993
-
Type
-
Text