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- Title
- Rane, la carne della risaia (Parte 2). Dal tempo quotidiano al tempo festivo
- Author
- Porporato, Davide, Ghiardo, Luca
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- Rane, la carne della risaia (parte 2). Dal tempo quotidiano al tempo festivo. Mauro Caneparo Quando si portavano a casa le rane Mauro Caneparo La rana può essere cucinata (rane fritte, in pastella, al pomodoro, ripiene, in carpione, brodo di rane Mauro Caneparo La rana era la carne dei poveri Mauro Caneparo Il ghiaccio Mauro Caneparo Le donne anziane pescavano le rane, non i mariti! Mauro
- Date
- 2015
- Type
- MovingImage
- Title
- Parole d'amore scritte a macchina - pag.3
- Author
- Conte, Paolo
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- MA SI T’A VO’ SCURDÀ Oggi non ho voglia di patate ogni sfizio non c’è più, ogni sfizio non c’è più… tanto per gradire, qualche briciola… ma lo sfizio non c’è più, ma lo sfizio non c’è più… Mangiar dovresti, ammazzu stu penziere, carne arrosto e’ caribù, carne arrosto e’ caribù… va ’bbuono nu bicchiere e’ vino niro?... E per non penzarci più, è per non penzarci cchiù… Ma si t’a vo’ scurdà
- Date
- 1990
- Type
- text
- Title
- Rane, la carne della risaia (Parte 1). Un sessantottino a caccia di rane nel novarese
- Author
- Porporato, Davide, Ghiardo, Luca
- Text
- Rane, la carne della risaia (parte 1). Un sessantottino a caccia di rane nel novarese. Mauro Caneparo 35 anni informatico in Pavesi Mauro Caneparo Dopoguerra: povertà e alimentazione ripetitiva Mauro Caneparo Carpe in carpione Mauro Caneparo I tempi cambiano: il Sessantotto Mauro Caneparo Rane, la carne dei poveri Mauro Caneparo La rana è entrata in me con il latte materno Mauro Caneparo Brodo
- Date
- 2015
- Type
- MovingImage
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.143
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- a elastico, armi giocattolo allora molto comuni tra i bambini delle campagne. La bassissima percentuale di carne presente nel magro menù delle popolazioni contadine di un tempo veniva perciò compensato con simili palliativi, in apparenza crudeli, e tuttavia conseguenti alle regole della catena alimentare presente nell’ecosistema del loro piccolo mondo agreste. Gli storni beccavano l’uva e i germogli
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.63
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- «Più fortunato il laccio di Gianni del Moro un giorno sì uno no la lepre, un bel ristoro!» Lo dicevano in Società, vicino alla stufa lui lì, col pentolino, qualcosa arrostiva. Sempre stato un bracconiere, di carne ne mangia e beve, con manco una lira, solo, si arrangia: «Gianni, mangi la lepre?» Ne volete un pezzo?» «Dai, da’ qui il bicchiere!» Con la pensione fai poco. D’inverno
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.214
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- fra il nostro presente e l’ambiente naturale e umano cantato nella sua poesia: Parloma nèint dl’autr’an ma ’d tèimp qué-’ndrìara mond difarèint da ist, in autra sfìara pan, carn, marlìs, pulèinta, avu ’n prufìm ausanda ’n quèrcc ’t capivi nazà ra fim! (Non parliamo dello scorso anno ma di tempi addietro/ mondo differente da questo, un’altra sfera/ pane, carne, merluzzo, polenta, avevano un profumo/ alzando
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.183
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- a cui l’aglio piace lo mette dappertutto, minestre e la pietanza lo compra dalla Monferrina e mai ne avanza. Venuta la primavera germoglia, lo mangiano lo stesso che sia verdura cotta carne o pesce delle filze, da bambini lo tenevano al collo per i vermi meglio l’aglio mandato nella pancia, per il lupo, là fermo. Ce n’è di quelli che, mangiato l’aglio, non puoi stargli vicino manco a giocare alle carte
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Il fagiolo di Villata. Un fagiolo da salvare
- Author
- Ghiardo, Luca, Ramazio, Beatrice
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- di nicchia, da salvare Umberto Uga Cucinare il fagiolo, panissa, fritun Umberto Uga Il contadino mangiava i prodotti del suo orto Umberto Uga Rane, la carne dei poveri Umberto Uga Villata paese di braccianti, piccole cascine Umberto Uga Semina del fagiolo Umberto Uga Manzoneria Umberto Uga Importanza del maiale Umberto Uga Simbiosi mais fagiolo Umberto Uga La fasola ha grandi dimensioni Umberto Uga
- Date
- 2015
- Type
- MovingImage
- Title
- Videointervista a Giuseppe Verzetti - Gipòt (2° parte)
- Author
- Raiteri, Piero
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- Giuseppe Verzetti Videointervista (Piero Raiteri) a GIUSEPPE VERZETTI Gipòt (1925), contadino, Villa del Foro, 22.5.015. (SECONDA PARTE) Giuseppe Verzetti Cunvinè voleva dire aggiungere bicchiere di vino nelle minestre (sirbì) Giuseppe Verzetti Agnolotti di stufato a Carnevale: si comprava la carne di cavallo a Solero Giuseppe Verzetti Si mangiava anche il gatto, d’inverno: si teneva 8 gg
- Date
- 2015
- Type
- MovingImage
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.111
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- Le donnette Bollite e schiacciate bene a farle in insalata da una grembialata ne esce mezza pentola o crude farne frittini, bisogna impastarle meglio in frittata, uova, carne e tritarle. Spuntavano quando venivano le rugiade della primavera al battere del sole, nel grano non puoi lasciarle fanno quel papavero rosso che sovrasta la spiga il grano prende il vento marino, annerisce, non matura
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.47
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- quotidiana dei poveretti. Avversione allargata anche al merluzzo, cibo povero e quaresimale che Mario, tipo sanguigno, aborre facendolo esplodere nell’esclamazione che fa da incipit alla poesia: «Merluzzo, sempre merluzzo! Ma c’è solo questo nel mare?» Il suo sogno di divorare carne si traduce e si realizza in parte nelle proverbiali ribòte o scorpacciate fra amici durante i mesi invernali: momenti rituali
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Videointervista a Giovanna Pero Verzetti (1° parte)
- Author
- Raiteri, Piero
- Text
- Giovanna Pero Verzetti Videointervista (Piero Raiteri) a GIOVANNA PERO VERZETTI (1937), casalinga, Alessandria, 20.5.2015 (PRIMA PARTE) Giovanna Pero Verzetti Una volta c’era poco o niente da mangiare. Ricordo, quand’ero bambina, che mia mamma diceva: la carne la lasciamo a loro (i maschi della famiglia) che lavorano, così noi a cà a favu dla crivéla! (ridendo). E giù insalate di verze
- Date
- 2015
- Type
- MovingImage
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.41
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- che accompagnava l’arrivo sulla tavola della carne di maiale sotto forma di salami, salamini, salsicce, cotechini. Il poeta conosce per esperienza diretta quel mondo della penuria e della sobrietà contadina, per cui non compie celebrazioni fasulle dei ‘buoni cibi d’una volta’, ma chiude la poesia con un brusco richiamo alla memoria storica: non idealizziamo il passato contadino che voleva dire
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Una cipolla che fa comunità. La cipolla di Fontaneto e Cureggio
- Author
- Porporato, Davide, Ghiardo, Luca, Abisso Matinella, Lidia
- Text
- più elevata rispetto ad altre, una ricchezza di gusto e di profumo particolare, sembrano non rinvenire come per altre cipolle che sono insistenti nel retrogusto e si presta ad un ottimo abbinamento con i piatti di carne: il suo sapore si esalta con piatti che sono piatti legati alla tradizione contadina della nostra cucina. Per esempio, il Tapilòn, la Rustija… il Tapilòn, forse più tipico di Borgomanero
- Date
- 2014
- Type
- MovingImage