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Title
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Fiabe piemontesi - pag.22
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Author
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Arpino, Giovanni
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, leoni, bisce grosse una gamba. Mirabé consiglia alla ragazza di portare con sé del burro per ungere le porte e della carne, e questa gli dà retta. Passa la prima porta, uhuhuhu fà il lupo e lei gli dà la carne, il lupo si calma. Passa la seconda porta, orrrr fa il leone, lei gli dà la carne e il leone si acquieta. Quando poi è dentro la casa della maga non mangia niente di ciò che questa le offre
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Date
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1982
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Title
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La malora - pag.50
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Author
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Fenoglio, Beppe
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dere in grazia, o anche solo mettermi in vista, dal padrone del Pavaglione che era superiore anche a Tobia. E ci tirai il colpo una volta che venne su per togliersi mezza giornata d'in farmacia e s'era ricordato del cane, gli aveva portato una cartata di carne che, dopo un giro sul fuoco, ci si saremmo gettati sopra io e anche i figli di Tobia. Data un'occhiata alla terra
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Date
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1954
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Title
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Fiabe piemontesi - pag.46
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Author
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Arpino, Giovanni
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qua dentro ». E lui: « Fumo fumo, sento odore di carne al vapore». Ma la madre lo accarezza, gli dà qualcosa da mangiare e riesce a metterlo a letto. Alla mattina la madre del Vento si alza e pian pianino fa uscire la sposa prima che il figlio si svegli e le dà come ricordo una bella castagna avvertendola di aprirla solo in caso di necessità. La donna ringrazia e ripiglia la sua strada. Va e va
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Date
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1982
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Title
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Fiabe piemontesi - pag.17
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Author
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Arpino, Giovanni
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la mia coda e piantala nel giardino: vi spunteranno tre spade. Mangia la mia carne con tua moglie e avrai tre figli. Dà le ossa alla tua cagna e avrai tre cuccioli. Dà le lische alla tua cavalla e avrai tre puledri. Pianta i miei occhi in un vaso di fiori e nasceranno tre garofani. Dopodiché seguita a pescare, avrai fortuna e diventerai un gran signore ». Di lì a tre mesi nascono tre cagnolini, di lì a nove
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Date
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1982
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Title
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Fiabe piemontesi - pag.50
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Author
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Arpino, Giovanni
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la mangia. Torna Tramontano e fa: « Sento odore di carne di cristiano ». La sposa lo prega: «Non mangiarmi, sono alla ricerca di mio marito, il figlio del re ». Tramontano la risparmia, anzi alla mattina le dona una mandorla dicendole di non schiacciarla se non in caso di gran bisogno. Poi la manda da suo fratello Maestrale, per aver notizie del figlio del re. Lei infila il secondo paio di scarpe di ferro
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Date
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1982
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.209
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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un piccolo contributo all’apporto calorico della carne nei loro magri menù composti essenzialmente da prodotti di origine vegetale. Cul tèimp l’ìara ’n mangè, cme pschè, ’t cambiavi cme ’ndè per turlurì, ’r butiè ’t scansavi stuf ticc i dì frità, marlìs, ra bagna t’avi ra s-cima ’n buca cme na cagna. (A quei tempi era un cibo, come il pescato, variavi/ come andare per funghi, ti risparmiavi il bottegaio
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Date
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2016
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Type
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Title
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Una cipolla che fa comunità. La cipolla di Fontaneto e Cureggio
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Author
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Porporato, Davide, Ghiardo, Luca, Abisso Matinella, Lidia
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più elevata rispetto ad altre, una ricchezza di gusto e di profumo particolare, sembrano non rinvenire come per altre cipolle che sono insistenti nel retrogusto e si presta ad un ottimo abbinamento con i piatti di carne: il suo sapore si esalta con piatti che sono piatti legati alla tradizione contadina della nostra cucina. Per esempio, il Tapilòn, la Rustija… il Tapilòn, forse più tipico di Borgomanero
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Date
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2014
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Type
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MovingImage