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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.209
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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un piccolo contributo all’apporto calorico della carne nei loro magri menù composti essenzialmente da prodotti di origine vegetale. Cul tèimp l’ìara ’n mangè, cme pschè, ’t cambiavi cme ’ndè per turlurì, ’r butiè ’t scansavi stuf ticc i dì frità, marlìs, ra bagna t’avi ra s-cima ’n buca cme na cagna. (A quei tempi era un cibo, come il pescato, variavi/ come andare per funghi, ti risparmiavi il bottegaio
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.205
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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risorse derivate dall’allevamento domestico (compresi latte e uova) piuttosto che a una loro diretta fruizione. Si comprende perciò come l’apporto calorico della carne potesse trovare alternative stimolanti ed economiche, oltre il pescato, nelle più gustose e ricche carni offerte dalla selvaggina. Un folto gruppo di nuovi personaggi, i cacciatori, viene così ad affiancarsi a quello dei pescatori
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.128
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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i ritratti di alcuni personaggi che questa osteria di Ernesta della Boida frequentavano, non tanto per il vino, quanto per la grande, inesausta fame di carne. Bastiano e Mario del Plicon sono figure che tornano in varie altre poesie di Rapetti, personaggi entrati nella memoria collettiva come i ‘grandi mangioni’: Mai vist mangè parigg, dùai gèint da scmesa… (mai visto mangiare così, due tipi da scommessa
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.204
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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narrazione, quasi a voler creare una sorta di ‘bestiario’ interno all’opera, affiancabile a un eventuale ipotetico ‘erbario’ componibile raccogliendo invece i titoli dedicati a erbe e piante. Il consumo di carne dei suoi compaesani, come in generale quello di tutte le popolazioni contadine dell’epoca, risultava piuttosto scarso nonostante la presenza di animali allevati nei cortili e nelle stalle
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Date
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2016
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Type
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text