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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.162
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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che questo cibo particolarissimo comunica all’intera comunità: tutti fanno a gara a confezionarlo, ogni famiglia con la sua ricetta particolare, ma poi tutti in fila a cuocerlo, presso il forno pubblico del paese. 52 r0897. Copia di testo dattiloscritto su foglio A4, s.d. (ma 1990). Dodici quartine di endecasillabi a rima baciata. 160
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.158
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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parlè coi mòrt dan nein rispòsti, vèira, ma l’è ’n cunfòrt j’amìz der discusion, di tèimp ’d na vòta cà dl’òst Gianein der Camp, facc na ribòta. Giulio, contadino, militante comunista, con la tessera del partito a sedici anni. Tanti sogni e ideali nella testa e un’avversione fisica, nello stomaco, nei confronti dei cavoli. Perché? Le verze sentite come discriminante di classe, cibo dei poveretti
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.174
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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, i riferimenti al cibo e alla alimentazione a volte possono risultare marginali, ma non per questo meno interessanti o significativi. È il caso dell’arancia, l’agrume più diffuso nell’inverno, oggi acquistabile a prezzi popolari in qualunque supermercato o banchetto di fruttivendolo, ma scarsissimamente consumato, benché italianissimo, dai personaggi raccontati in questi versi: Maznà mangiavu ra pèl der
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.114
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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opportunità di ‘cibo gratuito’ elargito da Madre Natura alla non certo ricca mensa contadina. 38 r0753, copia del testo dattiloscritto su foglio A4, s.d. (ma 1986)]. Nove quartine di endecasillabi a rima baciata. Già pubblicata su LT: 90-91. 112
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.50
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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e le tecniche di simili attività venatorie, dimenticando che l’uomo rappresenta il vertice della piramide di una catena alimentare in cui l’apporto calorico della carne, riferito alla dieta di contadini poveri come quelli descritti nella poesia, proveniva in massima parte da ‘cibo gratuito’ come la selvaggina o i pesci. Nell’elencarci i dettagli sui vari strumenti di cattura utilizzati in questa caccia
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.98
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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del pane, nella cultura contadina di un tempo, non nasce solo dalla sua importanza alimentare, ma certo anche dalla sua valenza simbolica, come cibo quotidiano fondamentale della tavola popolare, sigillo di una cultura, simbolo del sudore e del lavoro dell’uomo. Mancare di rispetto al pane, quindi, era visto come un sacrilegio, data l’importanza che il pane ricopre all’interno della cultura popolare
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.150
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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o cavoli-verza venivano coltivate di preferenza nel vicino paese di Borgoratto (berguratein, gli abitanti) grazie a caratteristiche chimiche del terreno più adatte allo scopo. Già nella prima quartina il poeta invita a immaginare l’impatto olfattivo subito da chiunque entri in un ambiente dove si sta procedendo alla loro cottura. Cibo in ogni caso (nonostante l’odore) buono e appetitoso, facilmente adattabile
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Date
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2016
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Type
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text