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- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.142
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- con er man an scòsa. Fighirti der maznà stufi der ravi uardu ’nt u tond, ien dl’aut, cme ’cc can cor bavi ciciavu j’òs, lapavu i dì, muzivu mèinter che ’nsima ai cup ’r mari pianzivu. Questi versi potrebbero provocare qualche sconcerto nei moderni animalisti, perché il cibo spontaneo qui offerto gratuitamente da Madre Natura è composto da poveri uccelletti indifesi (patan) sottratti dai nidi e finiti
- Date
- 2016
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- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.170
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- si abbattevano le guerre, questa generalizzata carenza di cibo r933. Copia di testo dattiloscritto su foglio A4, s.d. (ma 1990). Quindici quartine di endecasillabi a rima baciata. 54 168
- Date
- 2016
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- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.138
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- ch’ ra fima ’t pèinsi che u su rei sul là cà ’d Lucianu che j’ùav andrèint son rus cme u zaferanu. «Venmi truvè ch’a voi fèt tastè ’r me vein!» se t’ài s-ciupà ra bici j’è sul Cianein doncni ra schiza bon-na, ’l fa per j’amìz fina u limon, cà soua, l’à ’r frit ch’ui diz. Provvedere personalmente a produrre bevande e cibo per la propria alimentazione rientra tra le attitudini diffuse in tante persone
- Date
- 2016
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- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.82
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- , di fronte al loro palazzo distrutto dalle bombe, senza più una casa dove abitare, si vedono costretti a sfollare nel paese d’origine per chiedere ospitalità a qualche parente. Se già in tempi normali l’approvvigionamento di cibo poteva presentare qualche problema, ben altri se ne aggiungevano durante il periodo bellico, dovuti al razionamento, alle sanzioni, all’ammasso dei generi alimentari imposto
- Date
- 2016
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- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.162
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- che questo cibo particolarissimo comunica all’intera comunità: tutti fanno a gara a confezionarlo, ogni famiglia con la sua ricetta particolare, ma poi tutti in fila a cuocerlo, presso il forno pubblico del paese. 52 r0897. Copia di testo dattiloscritto su foglio A4, s.d. (ma 1990). Dodici quartine di endecasillabi a rima baciata. 160
- Date
- 2016
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- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.158
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- parlè coi mòrt dan nein rispòsti, vèira, ma l’è ’n cunfòrt j’amìz der discusion, di tèimp ’d na vòta cà dl’òst Gianein der Camp, facc na ribòta. Giulio, contadino, militante comunista, con la tessera del partito a sedici anni. Tanti sogni e ideali nella testa e un’avversione fisica, nello stomaco, nei confronti dei cavoli. Perché? Le verze sentite come discriminante di classe, cibo dei poveretti
- Date
- 2016
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- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.174
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- , i riferimenti al cibo e alla alimentazione a volte possono risultare marginali, ma non per questo meno interessanti o significativi. È il caso dell’arancia, l’agrume più diffuso nell’inverno, oggi acquistabile a prezzi popolari in qualunque supermercato o banchetto di fruttivendolo, ma scarsissimamente consumato, benché italianissimo, dai personaggi raccontati in questi versi: Maznà mangiavu ra pèl der
- Date
- 2016
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- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.146
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- a brèinta Ginu, Ciuscòtu, ticc cuilà dra lìava gèint che mangè e cantè manc ien ch’ai grìava. Ginu fava sunè i sòd an gaiòfa cruià ’nsima ’r berchet, ant j’ùagg ra bòfa: «Sèinti, l’à ’r chì pezant!» Ciuscòtu diva l’era u signàl previst, cucdein partiva. In questa poesia i riferimenti al cibo risultano secondari rispetto all’argomento trattato, e compaiono come accenni solo in alcuni versi. L’umile
- Date
- 2016
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- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.36
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- d’amnì pì spesa ’mzó vischè ’r fùa. Mezdì cala zì ien per rami sechi ’ns ra gèra na gran fim, vischèj ’mzó ’t lechi riva ’r burcìa con j’aucc a zmarinèsi ’t smeji ’nt in auter mond, cor fùa, scaudèsi. La necessità, unita al gusto di procurarsi cibo in modo gratuito (e divertente), induceva alcuni uomini del paese a praticare forme di pesca non propriamente lecite. Il pusau o guada è una piccola rete
- Date
- 2016
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- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.114
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- opportunità di ‘cibo gratuito’ elargito da Madre Natura alla non certo ricca mensa contadina. 38 r0753, copia del testo dattiloscritto su foglio A4, s.d. (ma 1986)]. Nove quartine di endecasillabi a rima baciata. Già pubblicata su LT: 90-91. 112
- Date
- 2016
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- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.54
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- di svago anche per gli adulti. Soprattutto forniva la disponibilità di un cibo ghiotto e nutriente da alternare a quelli consueti (poveri) dell'alimentazione quotidiana. L'impiego culinario delle lumache prevedeva tuttavia alcune operazioni preliminari da far inorrideire gli odierni animalisti. I moderni libri di cucina sono ancora più crudelmente espliciti. ln seguito allo 'spurgo
- Date
- 2016
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- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.50
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- e le tecniche di simili attività venatorie, dimenticando che l’uomo rappresenta il vertice della piramide di una catena alimentare in cui l’apporto calorico della carne, riferito alla dieta di contadini poveri come quelli descritti nella poesia, proveniva in massima parte da ‘cibo gratuito’ come la selvaggina o i pesci. Nell’elencarci i dettagli sui vari strumenti di cattura utilizzati in questa caccia
- Date
- 2016
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- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.98
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- del pane, nella cultura contadina di un tempo, non nasce solo dalla sua importanza alimentare, ma certo anche dalla sua valenza simbolica, come cibo quotidiano fondamentale della tavola popolare, sigillo di una cultura, simbolo del sudore e del lavoro dell’uomo. Mancare di rispetto al pane, quindi, era visto come un sacrilegio, data l’importanza che il pane ricopre all’interno della cultura popolare
- Date
- 2016
- Type
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- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.150
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- o cavoli-verza venivano coltivate di preferenza nel vicino paese di Borgoratto (berguratein, gli abitanti) grazie a caratteristiche chimiche del terreno più adatte allo scopo. Già nella prima quartina il poeta invita a immaginare l’impatto olfattivo subito da chiunque entri in un ambiente dove si sta procedendo alla loro cottura. Cibo in ogni caso (nonostante l’odore) buono e appetitoso, facilmente adattabile
- Date
- 2016
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