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- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.189
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- i diritti della vita. Un cibo antico da consumare in allegria e da concludere con un grande canto corale: noi vroma bèin ai mòrt, um piaz quintèji / però noi drumì que, cor cant zvigèji (noi vogliamo bene ai morti, ci piace raccontarli / però noi a dormire qui, col canto risvegliarli). [FC] 187
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.199
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- AMBIENTE NATURALE E OPPORTUNITÀ DI CIBO SPONTANEO NELLA POESIA DI GIOVANNI RAPETTI PIERO MILANESE ISRAL – Centro di cultura popolare “Giuseppe Ferraro” Trèmilaquatsèint mùaza u teritori pì ’d mila buchi da sfamè cme ’t pùari Tremila quattrocento moggia il territorio più di mille bocche da sfamare come puoi 1 Raccontare, attraverso le rime di un poeta, le abitudini gastronomiche della piccola
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.143
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- meridionali per poi tornare in quelle settentrionali ai primi caldi, mentre altre popolazioni sono stanziali. Tra le tante opportunità di cibo gratuito offerto dalle pratiche venatorie, quello della cattura e uccisione di piccoli uccelli rappresentava una forma di caccia facile da praticare, poiché non prevedeva l’impiego di armi da fuoco, ma solo, e non sempre, l’utilizzo di trappole, reti e fionde
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.6
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- 92 96 100 104 108 112 114 118 122 126 130 132 136 140 144 148 152 156 160 164 168 172 176 182 186 188 190 194 Ambiente naturale e opportunità di cibo spontaneo nella poesia di Giovanni Rapetti – Piero Milanese 197 Inventario del corpus poetico di Giovanni Rapetti 213 Fonti bibliografiche e discografiche Bibliografia Discografia 241
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.79
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- , per l’etica contadina del lavoro e dell’economia (risparmio sfiorante talvolta l’avarizia) non sia concepibile che un accattone (na lingìara) che va elemosinando e dice di aver fame, rifiuti del pane perché duro e storca il muso di fronte all’offerta della fetta di polenta. La quartina finale compendia questa filosofia e riafferma la sacralità del cibo conquistato con il sudore: vita grama, tempi duri
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.213
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- trasportati dagli uccelli o mescolati al letame normalmente sparso sulle colture. A conclusione di questa trattazione sul cibo spontaneo, reperibile in natura dagli abitanti dell’allora piccola comunità agricola di Villa del Foro, occorre sottolineare come tale argomento risulti marginale nella sterminata produzione poetica dell’autore in questione, poiché ben altre erano state le tematiche a ispirarlo
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.200
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- di un’abbondante quantità di doni in grado di rappresentare una reale e costante opportunità di reperimento di cibo gratuito, oltre che di svago e divertimento, e perché no, anche di arricchimento spirituale. Emozioni e sentimenti pienamente condivisi dal poeta-artista, come testimonia la sua numerosa produzione di disegni dedica- 2 Ra raveza, r988. Ra cornamusa an Tani, r1041. 4 Er Biscon, r980. 3 198
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.208
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- al piacere, ma al bisogno impellente di procacciarsi prodotti commestibili, era sempre Madre Natura, grazie all’intercessione del dio Tani, a stupire con miracoli di generosità, come nel caso di un povero sfollato impegnato con un amico nell’incetta di qualunque tipo di cibo spontaneo. Dopo aver raccolto una discreta quantità di funghi di gaggia, i due si trovarono casualmente di fronte a un vecchio tronco
- Date
- 2016
- Type
- text