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- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.189
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- i diritti della vita. Un cibo antico da consumare in allegria e da concludere con un grande canto corale: noi vroma bèin ai mòrt, um piaz quintèji / però noi drumì que, cor cant zvigèji (noi vogliamo bene ai morti, ci piace raccontarli / però noi a dormire qui, col canto risvegliarli). [FC] 187
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.83
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- dall’uomo all’ambiente naturale, e sulla sua mancanza di riconoscenza verso quella Madre Natura tante volte, come nel caso narrato, dimostratasi solidale e amica. La storia del cibo si intreccia con la storia degli uomini, con la loro fame e la loro disperazione. [PM] 81
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.65
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- architettata suite, la presenza simbolica e ambigua del camino, orifizio della casa, antro nero che mette in comunicazione l’interno con l’esterno. Appare netta la contrapposizione simbolica tra camino acceso, che prepara il cibo e attira la famiglia attorno al fuoco purificatore e ristoratore, e camino spento, cappa buia e pericolosa per la sua apertura sul mondo della notte
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.69
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- senza deteriorarsi. Si arriverà così a ottenere dell’ottima frutta invernale, elevabile al rango di piccola prelibatezza da consumarsi durante le festività natalizie. Un altro esempio di cibo spontaneo elargito dalla Madre Terra, raccontato in un episodio di apparente incomprensione tra uomini e natura, cui la fame dei poveri riesce in qualche modo a indirizzare i protagonisti verso la soluzione più giusta. [PM
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.139
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- dunque è la scusa buona, lo fa per gli amici perfino il limone, a casa sua, ha il frutto che gli dice. La disponibilità di piccoli appezzamenti di terreno consente al pensionato in questione di impiegare il proprio tempo anche nella coltivazione di un orto e nell’allevamento di animali da cortile. Provvedere con le proprie mani a garantire la qualità del cibo prodotto colloca un simile personaggio
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.155
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- la costante presenza nei pranzi e nelle cene di tutta la stagione fredda. A renderlo gradito nonostante il continuo utilizzo, contribuiva inoltre la consapevolezza di consumare un cibo dalle ottime proprietà salutari. Il cavolo verza è infatti considerato alimento protettivo nei confronti di varie forme tumorali. Inoltre, l’elevato contenuto in fibra alimentare è decisamente efficace nella promozione
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.210
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- Se a quel tempo le donne erano di fatto escluse da pratiche sportive come caccia e pesca, ben diverso risultava invece il loro ruolo in una delle più diffuse ricerche di cibo spontaneo, quella delle erbe e delle piante commestibili. L’immagine di contadine ritratte mentre camminano reggendo in testa un grosso fagotto pieno di fienagione con cui nutrire gli animali da cortile sono tipiche di tutta la pittura
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.208
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- al piacere, ma al bisogno impellente di procacciarsi prodotti commestibili, era sempre Madre Natura, grazie all’intercessione del dio Tani, a stupire con miracoli di generosità, come nel caso di un povero sfollato impegnato con un amico nell’incetta di qualunque tipo di cibo spontaneo. Dopo aver raccolto una discreta quantità di funghi di gaggia, i due si trovarono casualmente di fronte a un vecchio tronco
- Date
- 2016
- Type
- text