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Title
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Fiabe piemontesi - pag.26
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Author
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Arpino, Giovanni
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e gli disse: «La mia figliastra si vanta di poter insegnare a leggere a vostro figlio drago». Il re rispose: « Se se n'è vantata, lo farà ». Mandò a chiamare la ragazza e le disse che se non lo faceva le avrebbe tagliato la testa. Lei pianse, sospirò, andò al cimitero per chiedere perdono sulla fossa della madre, le domandò aiuto. E la madre si fece udire: «Taci, figlia. So tutto. Ti aiuterò. Dì
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Date
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1982
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Type
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Title
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Poeti in piemontese del novecento. Bodrero Antonio (estratto) - pag.17
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Author
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Tesio, Giovanni, Malerba, Albina
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) e la mòrt, gnanca da dì; genite: bin flambà e bin grufìà; nen (ël boch): bin flambà e mal grufìà. UN BEL LABIRINTO. Adesso troppi motori e fuochi fanno morire / l'anima dell'aria, respiro nostro e d'ogni fiamma, / e riempiono l'aria con il fetore della morte / tanto che bisognerà perfino smettere [l'usanza de] i falò. / L'acqua? la terra? ahi Dio, è greve, amara. / La Bibbia
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Date
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1990
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Type
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