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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.115
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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La barlanda Io ho l’anima del grillo, mi va di cantarla cantare da solo o in coro, per chiamarla l’alba e il tramonto, la stella accesa lassù io canto il seme di barlanda che si infiora. Bisognava zappare le melighe intorno alla pianta zappare le terre del grano se ce n’era tanta bisognava riprendere alla svelta se pioveva zappare di nuovo, o cogliere quel che veniva. Foglie dentellate
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Date
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2016
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Type
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Title
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La malora - pag.14
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Author
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Fenoglio, Beppe
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cosa ho io nella mia mente-. Ma proprio allora la padrona mise le mani all'inferriata della cucina e ci gridò d'entrare a mangiare. Tobia le urlò : - Aspetta, bagascia. Stiamo parlando tra noi uomini -. E poi disse a Jano: - Ho in mente una dozzina di giornate, non di piú, ma tutte a solatio, da tenere mezze a grano e mezze a viti . Con una riva da legna e anche un pratolino
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Date
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1954
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Title
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La malora - pag.48
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Author
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Fenoglio, Beppe
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a molto meno e ringraziare. Dovermene andare su due piedi e cercarmi da dormire come i vagabondi mi spaventò, e mi lasciò incapace di ragionare nel mio interesse; Tobia si accorse d 'avermi fatto effetto, si sfreddò e mi disse che saremmo tornati a discuterne, ma solo dopo il grano. E mi lasciò in mezzo all'aia, che non avevo combinato niente e forse gli avevo solo dato il mezzo di tenermi
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Date
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1954
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Type
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Title
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Poeti in piemontese del novecento. Badalin Domenico (estratto) - pag.17
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Author
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Tesio, Giovanni, Malerba, Albina
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perché... perché... / perché... se ho sempre soltanto lavorato... / Perché... se quando avevo quattro soldi // compravo un pezzo di terra da arare, / per far erba medica, grano, filari, granoturco ... / E Tu per premio mi lasci disgraziato ... / Mi lasci vivo a vedere la miseria // del mio corpo trascinarsi nella 329
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Date
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1990
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.49
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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che girano in fuori, uno che scivola mai bevuto un bicchiere con gli altri in compagnia. Contavano i muratori intenti a fargli l’alzata mai offerto una bottiglia di vino a ’sti camerati. Ha lucchettato l’orto, li ha visti mangiare la frutta un’avarizia così ci vuole proprio tutta. Dicono se la sia presa per il raccolto grandinato sul grano e sul resto, di lì a un mese è morto. La luna va nel pozzo girando
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.211
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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pavero rosso che sovrasta le spighe/ il grano prende il vento marino, diventa nero, non matura) 28. Pianta che predilige i terreni sciolti, il tarassaco (chiamato dente di cane nelle campagne alessandrine) veniva raccolto in primavera dai compaesani del poeta preferibilmente nei campi inondati in precedenza dalle piene del Tanaro. Le sue foglie, ottime per preparare appetitose insalate
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Date
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2016
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Type
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text