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- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.97
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- Guarda i tempi che seminavi a mano, discorso normale preso il pugno nella cavagna facevi il ventaglio venute le macchine da semina e il grano a file Damiano con la cavagna dove lo metti? A seminare troppo presto nasceva l’erba insieme tardare a seminare, se piove, nascono dei problemi viene molle, del fango, fin le ruote riempi senti Mario che te lo racconta, fa gli esempi. Quell’anno
- Date
- 2016
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- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.167
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- La micca di pane La storia dei quattro gatti va avanti ancora? fintanto che il cervello va in malora tutti i giorni un pezzo, a raccontare vituperi teatro senza autori, di oggi e di ieri. Basta che si trovino due e comincia la cantilena il tempo, come va il mondo, invecchiare, la paura pagare tremila lire un chilo di pane? quando vendi a trecento lire quello che fai, il grano! Combinazione
- Date
- 2016
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- text
- Title
- Fiabe piemontesi - pag.22
- Author
- Arpino, Giovanni
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- , lì presente, fa : «Scema. Io l'ho baciato per un garofano e tu ti neghi dopo il bene che hai avuto?». · A questo punto la fata madre di Mirabé la sente, si arrabbia, mangia la nuora e la figlia di Prezzemolina può sposare Mirabé. Fanno un pranzo e un pranzone sprecando mele e noci e grano, e a me che stavo dietro la porta me ne han suonate una sporta. La serva delle streghe C'era una volta
- Date
- 1982
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- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.183
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- , escono degli aliti assassini come quello che diceva Bagino, della tiritera infine ricordavano i gas della Grande Guerra. Se stenti a digerirlo l’aglio puzza «giallo pesta l’aglio» detto a uno rosso lo provoca lo piantavano tempo al grano, dopo ls mietitura lo coglievano cotto con i ceci perfino i morti godevano. 181
- Date
- 2016
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- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.177
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- . Con niente di niente andavi per fascina a spigolare grano, meliga, rami di rovo trebbiavano quattro o cinque coperte di spighe spigolate portate al mulino del pane bigio cuocevano. Due o tre galline tenevano, piluccavano in giro un piatto di minestra per loro, un bicchiere di vino, mai puro a colazione la minestra di ieri, riscaldata o i pezzi di polenta, sulla brace, avanzata. Bruciagnocchi quello che ha messo sotto
- Date
- 2016
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- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.71
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- colpi e si ferma, ci pensa pianta giù un palo, la lega, della resistenza stiamo ancora a vedere, la primavera fa i fiori, e ’sta volta i frutti, sembra vero? I frutti sono quelli che dicevamo: si era offesa? Andavano manco a raccoglierli, guarda che resa venute le nebbie dell’autunno nasceva il grano foglie in terra, pesche verdi, pelose, dure. Un giorno che andava ad Alessandria a lavorare a fare
- Date
- 2016
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- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.51
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- I passerotti ’Sti giorni qui, a novembre, prima della neve in terra la caccia ai passerotti diventava guerra andando a rastrellare la foglia da dentro il grano vedevi i posti dove si radunavano a fare baccano. Voli che non finivano più, su ’sti gelsi le stoppie non lavorate, le vigne al Bujon Biagio dell’Osteria con due schioppettate ottantaquattro quelli caduti lì, pensa agli altri feriti
- Date
- 2016
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- text
- Title
- Una pasta madre centenaria per un pane quotidiano (Parte 2). Produrre pane di qualità nel segno della tradizione
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- Porporato, Davide, Ghiardo, Luca, Porporato, Marta
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- con farina di castagna e la domenica è un grano duro con farine che acquisto direttamente da un piccolo mulino a pietra della Sicilia Davide Garzino Faccio molta attenzione alle farine che acquisto, da dove arrivano i cereali e se sono coltivati in un certo modo. Questo perché noto che c’è una certa riscoperta da parte dei giovani che, magari dopo l’esperienza di studi diversi, si mettono a coltivare
- Date
- 2014
- Type
- MovingImage
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.204
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- , anlùr s’avghiva parloma ’d prim dra uèra Taviu diva per cui ch’a divu er pes l’ìara ’n racòlt fè ’r gran con nèinta ’d tèra, csé l’àn rizòlt. Ra gèint catavu ’cc pes, bon da pitansa pagavu mènu der marlìs, sa scansa (L’odore del Tanaro e il fondo allora si vedeva/ parliamo di prima della guerra Ottavio diceva/ per quel che dicevamo il pesce era un raccolto/ come fare il grano senza la terra
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.202
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- da scariè u lai, calanda pòca pendèinsa l’è ’rmaz pein zguranda er carpi chi balavu ra mazurca cui rivà a tèimp gujivu, con ra furca. Er fòs, i surc, pìa scus ant cula nita pesca miracu ma fadeia mita. (Un pesce attirava l’altro nel discorso/ raccontati i pesci di Giacomo, portati a casa quelli di Fiore/ quelli di Tamanari, di Tanaro che straripava/ i campi di Richein, laggiù, col grano alto li riempiva
- Date
- 2016
- Type
- text