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Title
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La malora - pag.14
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Author
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Fenoglio, Beppe
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cosa ho io nella mia mente-. Ma proprio allora la padrona mise le mani all'inferriata della cucina e ci gridò d'entrare a mangiare. Tobia le urlò : - Aspetta, bagascia. Stiamo parlando tra noi uomini -. E poi disse a Jano: - Ho in mente una dozzina di giornate, non di piú, ma tutte a solatio, da tenere mezze a grano e mezze a viti . Con una riva da legna e anche un pratolino
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Date
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1954
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Title
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La malora - pag.55
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Author
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Fenoglio, Beppe
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All'epoca che tu sei a casa in vacanza io lassú ho il grano e poi le uve. Come l'altra volta si sentivano ogni cinque minuti, da dentro, delle scampanellate e tutte ci facevano fermare il discorso; finché suonò quella buona e lui dovette correre via. Prima ci baciammo sulle guance e io gli lasciai una lira perché si comprasse un po' per volta qualcosa che lo rallegrasse. Ritrovai
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Date
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1954
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Title
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La malora - pag.48
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Author
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Fenoglio, Beppe
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a molto meno e ringraziare. Dovermene andare su due piedi e cercarmi da dormire come i vagabondi mi spaventò, e mi lasciò incapace di ragionare nel mio interesse; Tobia si accorse d 'avermi fatto effetto, si sfreddò e mi disse che saremmo tornati a discuterne, ma solo dopo il grano. E mi lasciò in mezzo all'aia, che non avevo combinato niente e forse gli avevo solo dato il mezzo di tenermi
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Date
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1954
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Title
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Fiabe piemontesi - pag.22
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Author
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Arpino, Giovanni
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, lì presente, fa : «Scema. Io l'ho baciato per un garofano e tu ti neghi dopo il bene che hai avuto?». · A questo punto la fata madre di Mirabé la sente, si arrabbia, mangia la nuora e la figlia di Prezzemolina può sposare Mirabé. Fanno un pranzo e un pranzone sprecando mele e noci e grano, e a me che stavo dietro la porta me ne han suonate una sporta. La serva delle streghe C'era una volta
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Date
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1982
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.94
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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, cui fa subito seguito il tempo delle semine. Per i piccoli coltivatori con scarse risorse economiche e con poche braccia da lavoro, significava un periodo di attività forsennata, di fatica e di ansia continua per la sorte dei propri raccolti. La semina del grano, in particolare, appariva decisiva in quanto dai suoi risultati derivava in gran parte 31 r0738. Copia di testo dattiloscritto su foglio
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Date
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2016
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Type
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