Search results
-
-
Title
-
La malora - pag.31
-
Author
-
Fenoglio, Beppe
-
Text
-
prega nostro Signore che ti faccia la grazia di tuo padre. Io di qui prego anch'io-. Aveva già pronto in mano pane e lardo e lei stessa me lo mise in seno. M'accompagnarono tutti al cancello, uno dietro l'altro che sembrava già quella una sepoltura. Un viaggio cosí non glielo auguro a nessuno. Ci vogliono quattro ore e ce ne misi quasi sei; ma è che quando mi convincevo a sperare
-
Date
-
1954
-
Type
-
Text
-
-
Title
-
La malora - pag.16
-
Author
-
Fenoglio, Beppe
-
Text
-
, ma poi si schivò e disse loro dietro: - È suonata la campana, o due bagasce? Dopo dei mesi che lavoravo al Pavaglione, arrivò per me la volta buona di calare ad Alba. Tanta la voglia che n'avevo che quella notte la passai mezza bianca, e bastò a al romper del giorno il rumore che fece Tobia per aprire il cassetto del carro e metterci dentro il pane e il lardo e il pintone di vino da mangiare e bere laggi
-
Date
-
1954
-
Type
-
Text
-
-
Title
-
La malora - pag.68
-
Author
-
Fenoglio, Beppe
-
Text
-
, mi sbattei alla finestra e vidi Jano scappare rasente alla casa, mentre Tobia si fermava sull'uscio, abbassando il falcetto. Andai a dirle che Jano s'era salvato e che aveva preso per il bosco, lei si segnò e poi mi disse : - Di' a Tobia che t'apra il credenzino. C'è del lardo, te ne tagli un bel pezzo, che tu abbia almeno da cena. Ma io non osavo accostare Tobia solo per parlargli
-
Date
-
1954
-
Type
-
Text