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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.163
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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, vieni, ho fatto la torta!» era sua zia a dirlo, come risulta Luisina, esce dal forno e passa sulla porta vuole bene lei a suo nipote, dopo che sua madre è morta. Latte, uova, formaggio, pan grattato, pepe e spezie ma ci vuole la mano di quelle donne per riuscirci sbatterle nella conca, la mistura e la condensa l’amore che ci vuole dietro quei mille anni di scienza. Forse, in antico, dolce
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.21
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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di notte per il forno qualche Cristo ti scappa ma qui, rotti i pennini, ti aspetta la zappa. Al forno arrivavano le donne di buonora portando il fagotto di pasta o prendere solo l’ora cianciando qualche pizzicotto ti esce dalle dita altrimenti vedevi le mani lavorare spedite. Chiudere e aprire lo sportello, levare e mettere dentro ti asciuga i polmoni, ma al Giovanni il latte non piace e così ogni tanto
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.91
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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Text
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quintali di grano per moggio guarda il vino che compri tanto non c’è più nessuno che lo beve, gli arnesi li rompi tini, damigiane, bigonce, mastelletto manco più necessario studiare il giro della luna. Vecchi e bambini tutti bevevano il vino allora intingevano il pane della colazione di buonora Pierino racconta di sua nonna, lui la vedeva scansavano il latte di vacca, così lo vendeva. stregua: nessuno
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Date
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2016
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Type
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text