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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.71
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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il garzone da falegname, bisogna imparare l’occhio nella nebbia vede il bianco di una latta una latta da lattaio, col latte che frolla. Davanti al suo campo, va avanti, verso la pianta vede uno là sotto che stacca, il braccio stenta: «Ebbene?» Era Carlino di Durando, un povero ladro uno che mangiasse quelle pesche sai già il quadro. Aspettava il carretto di Nannino, che lo caricava va ad Alessandria
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.163
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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, vieni, ho fatto la torta!» era sua zia a dirlo, come risulta Luisina, esce dal forno e passa sulla porta vuole bene lei a suo nipote, dopo che sua madre è morta. Latte, uova, formaggio, pan grattato, pepe e spezie ma ci vuole la mano di quelle donne per riuscirci sbatterle nella conca, la mistura e la condensa l’amore che ci vuole dietro quei mille anni di scienza. Forse, in antico, dolce
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.15
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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L’acciugaio Una volta, strade inghiaiate sotto le zampe i poveri facevano l’asino il più delle volte l’acciugaio, merluzzo, due latte e una bilancia tirava il carrettino… col morso della pancia. Si fermava: «Acciughe! Acciughe belle!» Noi ragazzi: «Belle come il culo delle padelle!» Non potevi resistere al profumo che avevano gli occhi delle salacche le mosche li succhiavano dieci soldi
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.91
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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quintali di grano per moggio guarda il vino che compri tanto non c’è più nessuno che lo beve, gli arnesi li rompi tini, damigiane, bigonce, mastelletto manco più necessario studiare il giro della luna. Vecchi e bambini tutti bevevano il vino allora intingevano il pane della colazione di buonora Pierino racconta di sua nonna, lui la vedeva scansavano il latte di vacca, così lo vendeva. stregua: nessuno
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Date
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2016
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Type
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text