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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.197
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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Il torchio in piazza della Gambarina «La micca del tuo pane, goccia del tuo vino tu sai quel che bevi e mangi con nessun veleno» «Far colazione con dell’uva che ti ride in faccia fresca di rugiada della notte che il sole si mangia». Preparàte botti bigonce e damigiane riempite d’uva le cavagne, grappoli e acini tenuta da parte per mangiarla quella da tavola il resto le gambe pestano e pigiano
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.107
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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La borragine di Rita di Giovanni Quelle donne ancora di una volta: «Sàinti (senti)...» dicono la lingua batte toni come il ferro dell’incudine «Polenta e borragine…» fa piacere raccontarla porta le notizie in giro, bisogna salutarla. Le erbe che crescono là in mezzo le conosci tutte? Conoscerne ne conosco, di belle e di brutte quelle che mangi e quelle da medicina posti e stagioni, cresciuta
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.115
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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Text
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, quanti ma dopo i diserbanti è tosto eliminata la mangi ancora se sai che è avvelenata? Se l’hai raccolta puoi anche buttarla via hai paura a darla ai conigli, ti viene il dubbio la cuoci al gatto, l’annusa e la rifiuta una semenza venuta dalle stelle, qui, pulita. L’uomo ha inventato i veleni, la strada e il radar il volo verso quei mondi nella notte stellata sognava una città
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Date
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2016
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Type
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text