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Title
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La malora - pag.71
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Author
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Fenoglio, Beppe
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. E quando uno credeva che avesse finito di far tutto, lei si metteva alla finestra all'ultimo chiaro e ci dava dentro a far solette, non si possono contare le solette che ci ha fatto. Mi ricorderò sempre che le rare volte che sbagliava una cosa aveva il vizio di succhiar giú l'aria come se si fosse punta con un ago, e allora si sentiva Tobia: - Stai piú attenta, o bagascetta -. Mangiava sempre da in piedi
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Date
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1954
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Title
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La malora - pag.12
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Author
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Fenoglio, Beppe
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dei suoi figli: mi faceva lavorare altrettanto e mi dava altrettanto da mangiare. A lavorare sotto Tobia c'era da lasciarci non solo la prima pelle ma anche un po' piú sotto, bisognava stare al passo di loro tre e quelli tiravano come tre manzi sotto un solo giogo. Almeno dopo tutta quella fatica si fosse mangiato in proporzione, ma da Tobia si mangiava di regola come a casa mia nelle gfornate piu
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Date
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1954
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Type
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Title
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Il fagiolo di Villata. Un fagiolo da salvare
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Author
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Ghiardo, Luca, Ramazio, Beatrice
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di nicchia, da salvare Umberto Uga Cucinare il fagiolo, panissa, fritun Umberto Uga Il contadino mangiava i prodotti del suo orto Umberto Uga Rane, la carne dei poveri Umberto Uga Villata paese di braccianti, piccole cascine Umberto Uga Semina del fagiolo Umberto Uga Manzoneria Umberto Uga Importanza del maiale Umberto Uga Simbiosi mais fagiolo Umberto Uga La fasola ha grandi dimensioni Umberto Uga
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Date
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2015
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Type
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MovingImage
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Title
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Fiabe italiane - pag.25
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Author
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Calvino, Italo
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115 focaccia della figlia del Re». Ma la pietra era al di là del ruscello. Il pastore non ci badò, saltò il ruscello e le pecore gli vennero dietro. C'era l'erba alta, le pecore brucavano tranquille, e lui seduto sulla pietra mangiava la focaccia. A un tratto, sentì dare un colpo sotto la pietra, che pareva andasse giù il mondo. Il ragazzo si guardò intorno, non vide nulla, e continuò
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Date
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1993
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Type
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Title
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Videointervista a Giovanna Pero Verzetti (1° parte)
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Author
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Raiteri, Piero
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, tipo meringhe, con bianco d’uovo e nocciole tritate. E per Natale si faceva il crumbòt , ossia un bambolotto di pasta dolce Giovanna Pero Verzetti Cibi della stagione invernale: i ceci per i Morti, la mostarda fatta con il mosto e frutta-zucca tagliata a pezzi e cotta molto a lungo. Si mangiava con la polenta Giovanna Pero Verzetti Ogni famiglia allevava un maiale per uso alimentare, a macellarlo
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Date
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2015
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Type
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MovingImage