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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.15
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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L’acciugaio Una volta, strade inghiaiate sotto le zampe i poveri facevano l’asino il più delle volte l’acciugaio, merluzzo, due latte e una bilancia tirava il carrettino… col morso della pancia. Si fermava: «Acciughe! Acciughe belle!» Noi ragazzi: «Belle come il culo delle padelle!» Non potevi resistere al profumo che avevano gli occhi delle salacche le mosche li succhiavano dieci soldi
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.129
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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Ernesta della Boida Bastiano sempre fame di bollito, cresciuto con ’ste voglie per togliersele va a giornata, mai che ti annoi per questo lo trovi dall’oste, non certo per il bere ti mangia un peperone spagnolo condito con la senape. Dallo stampo dei denti sua madre conosceva il topo «è Bastiano» morso il formaggio guarda nel piatto i fratelli non ridono manco tanto, sanno bene che costa
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.125
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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L’osteria di Cavigiola La Boida parte dal Cristo, è il prolungamento ha preso il nome dalla cascina, padroni i Lenti la strada per le Cabanette, sinistra e destra prima della guerra tre fontane, adesso è asciutta. Parliamo di quelle sorgenti, uno è Cavigiola in faccia Ernesta, di acqua rossa e viola dicevano facesse bene come una medicina piuttosto contro la rabbia, il morso della luna. Gente
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Date
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2016
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Type
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text