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Title
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Paolo Conte - pag.5
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Author
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Conte, Paolo
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COME MI VUOI Come mi vuoi… cosa mi dai, dove mi porti tu? mi piacerai… mi capirai… sai come prendermi? Dammi un sandwich e un po’ di indecenza e una musica turca anche lei, metti forte che riempia la stanza d’incantesimi, di spari e petardi, ehi, come mi vuoi? …che si senta anche il pullman perduto una volta lontano da qui e l’odore di spezie che ha il buio con quei due dentro al buio abbracciati
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Date
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1984
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Title
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La malora - pag.66
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Author
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Fenoglio, Beppe
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la padrona lamentarsi forte tutto d'un colpo e poi gridare che perdeva sangue; quando fummo tutti in cucina, ci disse che non aveva la forza di tenere e neanche d'andar da sola a coricarsi. I suoi tre uomini la portarono su, mentre io mi fermai al fondo della scala, ma poi Baldino mi gridò che sopra c'era bisogno di chiaro e allora salii col lume. C'era un odore di donna che passava
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Date
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1954
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Title
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I penultimi - pag.9
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Author
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Fenoglio, Beppe
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da questa parte. Ora vieni. I5 Aveva tirato la tenda, si era accomodata sulla vecchia poltrona sgangherata, si era sfilata le ciabatte e ora io le passavo un fazzolettino sotto i polpacci. Puzzava forte di orina, nell'odore denso e acre della privativa si confondeva e si perdeva, ma nel retro veniva fuori tutta e netta.
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Date
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1978
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Type
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Title
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La malora - pag.75
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Author
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Fenoglio, Beppe
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voltandosi si spaventò come se io fossi uno spirito. - Cosa vuoi? - Che vieni fuori. - A far cosa fuori? - Due parole. - Facciamole dove siamo. - Qui non mi va, si sente troppo l'odore dei tuoi parenti Rabino. - Ma io ho da far cena. - Anch'io ho da governare le bestie. 75
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Date
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1954
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Type
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Title
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La malora - pag.74
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Author
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Fenoglio, Beppe
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del forno. Siccome avevo visto che, una volta che eravamo andati tutti in festa a Trezzo, Jano aveva comprato a Fede una barra di torrone del Gallo e lei l'aveva accettato di buona grazia, schivai un po' di soldi e la prima volta che scesi ad Alba le comprai a un banco in piazza un bottiglino d'acqua d'odore che mi venne venticinque soldi. E con quel bottiglino in fondo alla tasca
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Date
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1954
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Type
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Title
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Fiabe piemontesi - pag.16
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Author
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Arpino, Giovanni
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: «O Rosafiori moglie dell’imperatore, sei la causa di tutte le mie disgrazie!». E Rosafriori risponde: «Finalmente ho trovato chi mi chiama col mio nome». Il principe che l’aveva ripudiata perché muta se la risposa. Lei si riveste tutta di pietre preziose e diamanti. E c’è il gran banchetto, di tanti antipasti e pasticci e a me mi misero nell’angolino di un muro e invece di mangiare sentivo solo l’odore
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Date
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1982
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Type
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Title
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Una pasta madre centenaria per un pane quotidiano (Parte 2). Produrre pane di qualità nel segno della tradizione
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Author
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Porporato, Davide, Ghiardo, Luca, Porporato, Marta
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spesso che era usanza mettere la pagnotta in una borsa appesa ad un gancio e, prima di andare a dormire, i piccoletti della famiglia ci passavano davanti per sentirne l’odore, il profumo, e poi una volta addormentati, sognavano di mangiarlo Davide Garzino Per me il pane è più di un alimento, rappresenta un vero e proprio modo di vivere e di essere che adesso non c’è più Davide Garzino Oggi, il pane
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Date
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2014
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Type
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MovingImage