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Title
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Paolo Conte - pag.5
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Author
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Conte, Paolo
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COME MI VUOI Come mi vuoi… cosa mi dai, dove mi porti tu? mi piacerai… mi capirai… sai come prendermi? Dammi un sandwich e un po’ di indecenza e una musica turca anche lei, metti forte che riempia la stanza d’incantesimi, di spari e petardi, ehi, come mi vuoi? …che si senta anche il pullman perduto una volta lontano da qui e l’odore di spezie che ha il buio con quei due dentro al buio abbracciati
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Date
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1984
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Type
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Title
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Fiabe piemontesi - pag.46
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Author
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Arpino, Giovanni
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qua dentro ». E lui: « Fumo fumo, sento odore di carne al vapore». Ma la madre lo accarezza, gli dà qualcosa da mangiare e riesce a metterlo a letto. Alla mattina la madre del Vento si alza e pian pianino fa uscire la sposa prima che il figlio si svegli e le dà come ricordo una bella castagna avvertendola di aprirla solo in caso di necessità. La donna ringrazia e ripiglia la sua strada. Va e va
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Date
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1982
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Title
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Fiabe piemontesi - pag.69
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Author
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Arpino, Giovanni
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». La ragazza dà a Giovannino dei soldi perché sparisca, ma lui la vuole. Prende i soldi, poi rimane. Li mettono tutti e tre a dormire assieme, ma quel principe che si era messo a mangiare e bere alla notte non sta bene, ha un cattivo alito. Invece Giovannino ha mangiato delle paste dolci, sa di un buon odore. Lei vorrebbe quel principe, vorrebbe star sempre girata da quella parte, ma non resiste e finisce
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Date
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1982
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Title
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Fiabe piemontesi - pag.16
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Author
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Arpino, Giovanni
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Text
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: «O Rosafiori moglie dell’imperatore, sei la causa di tutte le mie disgrazie!». E Rosafriori risponde: «Finalmente ho trovato chi mi chiama col mio nome». Il principe che l’aveva ripudiata perché muta se la risposa. Lei si riveste tutta di pietre preziose e diamanti. E c’è il gran banchetto, di tanti antipasti e pasticci e a me mi misero nell’angolino di un muro e invece di mangiare sentivo solo l’odore
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Date
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1982
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Type
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Title
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Fiabe piemontesi - pag.50
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Author
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Arpino, Giovanni
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la mangia. Torna Tramontano e fa: « Sento odore di carne di cristiano ». La sposa lo prega: «Non mangiarmi, sono alla ricerca di mio marito, il figlio del re ». Tramontano la risparmia, anzi alla mattina le dona una mandorla dicendole di non schiacciarla se non in caso di gran bisogno. Poi la manda da suo fratello Maestrale, per aver notizie del figlio del re. Lei infila il secondo paio di scarpe di ferro
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Date
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1982
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Title
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Fiabe piemontesi - pag.45
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Author
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Arpino, Giovanni
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Text
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e subito annusando intorno fa: « Fumo fumo, sento odore di cavolfiore » . E la madre: « Non fare il matto, non c'è niente 118
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Date
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1982
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Title
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Una pasta madre centenaria per un pane quotidiano (Parte 2). Produrre pane di qualità nel segno della tradizione
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Author
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Porporato, Davide, Ghiardo, Luca, Porporato, Marta
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spesso che era usanza mettere la pagnotta in una borsa appesa ad un gancio e, prima di andare a dormire, i piccoletti della famiglia ci passavano davanti per sentirne l’odore, il profumo, e poi una volta addormentati, sognavano di mangiarlo Davide Garzino Per me il pane è più di un alimento, rappresenta un vero e proprio modo di vivere e di essere che adesso non c’è più Davide Garzino Oggi, il pane
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Date
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2014
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Type
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MovingImage