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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.131
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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Giovanni di Giacomino lo sa chi era Ernesta sentito fare il nome parte lui, una lingua lesta col paltò nuovo è ruzzolato nella fogna un fosso, con gli spurghi di liquame, odore di carogna. Fosse qui Giovanni di Bagino può confermarlo ventuno bottiglie in quattro, ubriachi da streghe con i tedeschi là dentro, nell’altra stanza ‘papiri’ nella tasca, pronti, con l’ansia. Usciti che erano le quattro
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.103
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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, se puzza meglio ancora. Chiamavano Carolina di Palinòtu veniva a segnarti, gesti con borbottii mezzo bicchiere di acqua, un pezzo di refe, tagliata a pezzi mescola, conta, tanti sotto è il verdetto. «’Sto bambino ha i vermi, san Biagio ti aiuti!» Annusato il petrolio ’sti vermi se la vedono brutta se no uno spicchio di aglio, in bocca, si ritiravano sentito l’odore vanno giù, dice che ti soffocavano
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.236
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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== 2001 == 1071. Ra pesca ’d Pippo riuplàn [m] 1072. La donazione [it] (dedica all’ISRAL unita a testo olografo testamentario) 1073. Ra strà di vilein 1074. Noi, ra gramatica ’d Gianein [m] 1075. Paulein sincerità [m] 1076. Il canto del fiume Chicchirichì [m] 1077. Il girasole di Gianein [m] 1078. L’odore del paese [m] 1079. Il rutto dell’atomo [m] 1080. Il palladio della dea Atena [m] 1081
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.41
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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il merluzzo faceva la novità patate rosicchiate dai topi, il grilletto le trova leccavamo dentro e intorno, sulla fuliggine ‘Succhiare le lische’ ancora adesso si dice. Polenta e aringa, polenta e gorgonzola contenti di sentire l’odore sull’uscio da fuori polenta col burro, una presa di zucchero polenta e latte, ustiona il diavolo Berlicher. Il bottegaio ammazzando il maiale scioglie il grasso fa da burro
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.150
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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o cavoli-verza venivano coltivate di preferenza nel vicino paese di Borgoratto (berguratein, gli abitanti) grazie a caratteristiche chimiche del terreno più adatte allo scopo. Già nella prima quartina il poeta invita a immaginare l’impatto olfattivo subito da chiunque entri in un ambiente dove si sta procedendo alla loro cottura. Cibo in ogni caso (nonostante l’odore) buono e appetitoso, facilmente adattabile
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.204
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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, anlùr s’avghiva parloma ’d prim dra uèra Taviu diva per cui ch’a divu er pes l’ìara ’n racòlt fè ’r gran con nèinta ’d tèra, csé l’àn rizòlt. Ra gèint catavu ’cc pes, bon da pitansa pagavu mènu der marlìs, sa scansa (L’odore del Tanaro e il fondo allora si vedeva/ parliamo di prima della guerra Ottavio diceva/ per quel che dicevamo il pesce era un raccolto/ come fare il grano senza la terra
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Date
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2016
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Type
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text