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Title
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La malora - pag.66
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Author
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Fenoglio, Beppe
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la padrona lamentarsi forte tutto d'un colpo e poi gridare che perdeva sangue; quando fummo tutti in cucina, ci disse che non aveva la forza di tenere e neanche d'andar da sola a coricarsi. I suoi tre uomini la portarono su, mentre io mi fermai al fondo della scala, ma poi Baldino mi gridò che sopra c'era bisogno di chiaro e allora salii col lume. C'era un odore di donna che passava
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Date
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1954
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.189
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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L’odore del paese Prepariamo con degli amici la bagnacauda da fare annusare al Diavolo Spicchio-d’aglio, una frode noi vogliamo bene ai morti, ci piace raccontarli però noi a dormire qui, col canto risvegliarli. l’osteria di un tempo non c’è più, ma il ricordo degli amici di un tempo è più vivo che mai, e il poeta si rende conto allora di essere rimasto solo, anzi, di essere diventato lui-Loro
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Date
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2016
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Title
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Fiabe piemontesi - pag.16
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Author
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Arpino, Giovanni
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: «O Rosafiori moglie dell’imperatore, sei la causa di tutte le mie disgrazie!». E Rosafriori risponde: «Finalmente ho trovato chi mi chiama col mio nome». Il principe che l’aveva ripudiata perché muta se la risposa. Lei si riveste tutta di pietre preziose e diamanti. E c’è il gran banchetto, di tanti antipasti e pasticci e a me mi misero nell’angolino di un muro e invece di mangiare sentivo solo l’odore
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Date
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1982
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.205
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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, mangiu na pita. (L’airone veniva imbalsamato quando l’uccidevano/ ma qui c’era gente che se lo sbafava/dicono che sa di pesce, l’odore di frescume della fanghiglia/ mangiarlo lo hanno mangiato, mangiano una chioccia.) 15. Stessa sorte poteva capitare anche a uccelli più rari e più belli presenti nella zona, come l’upupa o galletto selvatico, il cui casuale utilizzo come alimento rappresentava
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Date
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2016
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Type
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