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Title
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La malora - pag.46
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Author
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Fenoglio, Beppe
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, che non voleva sentir parlare cosí d'un padre, gli disse una volta che se era suo padre non poteva non essere buono, ma lui le rise in faccia e le disse : - Mio padre bisogna assaggiarlo bagnato nell'olio per sentire quant'è buono. Se Tobia non m'avesse tenuto cosí a catena, sarei andato qualche giorno a trovarlo dov'era da servitore. Stava passato il pilone del Chiarle, a un'ora
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Date
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1954
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Title
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La malora - pag.61
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Author
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Fenoglio, Beppe
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bacco da fumare tutta la festa, ti dànno licenza di ricevere i tuoi amici nella loro cantina, e non parliamo del vino, ma c'è sempre a disposizione un cestone di pane e un bariletto di peperoni sott'olio. È inutile, se hai per destino che Santo Stefano sia la tua festa, devi aggiustarti al largo. E là sono cascine grosse, madame di cascine, che hanno tutte cinque o sei servitori
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Date
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1954
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Title
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Fiabe italiane - pag.11
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Author
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Calvino, Italo
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e finestre sprangate. Intorno al cortile c'erano seduti i soldati del Conte, che si lisciavano i baffi con l'olio per farli luccicare e guardavano brutto i contadini. E in fondo al cortile, su una sedia di velluto, c'era il Conte, con la barba nera lunga lunga, che quattro soldati con quattro pettini stavano pettinando dall'alto in basso. Il più vecchio dei contadini si fece coraggio
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Date
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1993
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Type
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Title
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Fiabe piemontesi - pag.16
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Author
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Arpino, Giovanni
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Text
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volta la fanciulla viene ugualmente a saperlo. Chiama i servi del re per un regalo. Davanti ai loro occhi pone le mani in una pentola, dice «pesce-pesce», le mani diventano pesci bei grossi, che vengono tagliati e cotti, mentre le mani ricrescono come prima. Raccontarono la vicenda e la quarta sposa, pur non essendo fatata come la prima, anche lei volle imitarla, mise le mani nell’olio bollente
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Date
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1982
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Type
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