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- Title
- Fiabe italiane - pag.11
- Author
- Calvino, Italo
- Text
- e finestre sprangate. Intorno al cortile c'erano seduti i soldati del Conte, che si lisciavano i baffi con l'olio per farli luccicare e guardavano brutto i contadini. E in fondo al cortile, su una sedia di velluto, c'era il Conte, con la barba nera lunga lunga, che quattro soldati con quattro pettini stavano pettinando dall'alto in basso. Il più vecchio dei contadini si fece coraggio
- Date
- 1993
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- Text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.121
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- sconfisse Pisa nella battaglia della Meloria. Le galee genovesi, cariche di vogatori prigionieri, si trovarono coinvolte in una tempesta. Nel trambusto alcuni barilotti d’olio e dei sacchi di ceci si rovesciarono, inzuppandosi di acqua salata. Poiché le provviste erano quelle che erano e non c’era molto da scegliere, si recuperò il possibile e ai marinai vennero date scodelle di una purea informe di ceci
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.65
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- », la sedia scricchiola, l’armadio ha paura. La corda del violino è nello scaldino c’è l’anima insanguinata della gallina i pezzi nella terrina, domani è festa c’è solo di mezzo la notte, la luna è desta. Imbuto e Ciabatte sbadigliano, il vuoto della madia venute le streghe a infarinarsi la ghigna offesa Carabattola, Lisca, Tutolo Aceto e Bottiglia-d’olio ridono da porci. «La madia è vuota!» «Mettici
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.155
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- da testimoni. Li friggevano nella padella, come i funghi piopparelle col grasso del maiale, o dell’oca, risparmi l’olio buoni rosolati, ingialliti, meglio delle cipolle da allargare occhi e bocca come babbei. Raccontava della sua stalla, di suo padre ancora vivo davano il bianco due volte all’anno, pulito come un piatto i vicini sempre là a scaldarsi, Carlino, Lorenzo Tida e Morone, quanti
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.181
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- , vuoi che si raccolga? piante più nessuna, morte persino le pernici la strada coperta di insetti, un flagello da avviso. Torniamo alle storie dell’aglio con le bagnecaude in tutte le case, di inverno il freddo lo riscaldi vino giusto fatto dalla tua vigna, una medicina dover rimpiangere un mondo divenuto peste assassina? Spicchio d’aglio, due acciughe, olio, una friggitina condite polente grandi come la luna
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.55
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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- frequenza la superficie del liquido. A fine cottura, le chiocciole possono essere sgusciate e preparate in vari modi. Nei versi si cita la ricetta di Mìaia, una compaesana del poeta, che dopo aver preparato un soffritto con le patate le faceva cuocere al verde, oppure le infarinava e le arrostiva nell'olio di semi. Nella cultura contadina le lumache rappresentavano inoltre un indicatore
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.210
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- / le cucinano al verde, con la conserva, copri le tavole/ infarinate le arrostivano nell’olio di semi/ spurgato anche quello, allora, più buono di quel che pensi./ Se ne avevi poche le mangiavi cotte alla brace/ piazzarle con le molle gridano, fanno la razza/ un pizzico di sale e sono buone da bisboccia/ dopo le semine, con gli amici, per bere una volta) 26. Erbe commestibili raccolte dalle donne
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.208
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- fini cipolla e aglio messi dentro/ richiedevano una goccia d’olio e un pezzo di burro/ solo a rigirarli nel piatto il cuore si riempiva./ Ancora più buoni arrostiti, croccanti di farina/ un gusto da perdere le bave, fegato di gallina/ di polenta calda cotta nella brace/ profumo che non senti più, l’appetito lo annusa.) 21. Se poi eventi tragici come la guerra potevano spingere gli uomini non solo
- Date
- 2016
- Type
- text