Search results
-
-
Title
-
Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.167
-
Author
-
Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
-
Text
-
nel paese conoscere questo, quello, avere l’appoggio di amici piovevano qui da Alessandria, Genova, Torino gente con i parenti e gente che non conoscevi. A casa di Ammazzavacche, tutto aperto, delle torme dal treno di Cantalupo, la latta dell’olio a far cambio con qualcosa da mettere sotto i denti la micca di pane si regala, all’uomo vinto. Sia chi vuole, la fame è una bestia brutta cose che leggevi
-
Date
-
2016
-
Type
-
text
-
-
Title
-
Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.121
-
Author
-
Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
-
Text
-
sconfisse Pisa nella battaglia della Meloria. Le galee genovesi, cariche di vogatori prigionieri, si trovarono coinvolte in una tempesta. Nel trambusto alcuni barilotti d’olio e dei sacchi di ceci si rovesciarono, inzuppandosi di acqua salata. Poiché le provviste erano quelle che erano e non c’era molto da scegliere, si recuperò il possibile e ai marinai vennero date scodelle di una purea informe di ceci
-
Date
-
2016
-
Type
-
text
-
-
Title
-
Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.107
-
Author
-
Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
-
Text
-
alle insalate oppure cotti a vapore e poi mangiati conditi con olio e sale. Gli steli fiorali raccolti a inizio marzo, previa leggera bollitura, possono arricchire il sapore delle frittate, così come gli asparagi selvatici. Un gustoso esempio di utilizzo in campo culinario viene citato nei versi dove la borragine veniva messa in tavola insieme a un altro cibo povero della tradizione, la polenta, pure
-
Date
-
2016
-
Type
-
text
-
-
Title
-
Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.155
-
Author
-
Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
-
Text
-
da testimoni. Li friggevano nella padella, come i funghi piopparelle col grasso del maiale, o dell’oca, risparmi l’olio buoni rosolati, ingialliti, meglio delle cipolle da allargare occhi e bocca come babbei. Raccontava della sua stalla, di suo padre ancora vivo davano il bianco due volte all’anno, pulito come un piatto i vicini sempre là a scaldarsi, Carlino, Lorenzo Tida e Morone, quanti
-
Date
-
2016
-
Type
-
text
-
-
Title
-
Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.181
-
Author
-
Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
-
Text
-
, vuoi che si raccolga? piante più nessuna, morte persino le pernici la strada coperta di insetti, un flagello da avviso. Torniamo alle storie dell’aglio con le bagnecaude in tutte le case, di inverno il freddo lo riscaldi vino giusto fatto dalla tua vigna, una medicina dover rimpiangere un mondo divenuto peste assassina? Spicchio d’aglio, due acciughe, olio, una friggitina condite polente grandi come la luna
-
Date
-
2016
-
Type
-
text
-
-
Title
-
Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.210
-
Author
-
Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
-
Text
-
/ le cucinano al verde, con la conserva, copri le tavole/ infarinate le arrostivano nell’olio di semi/ spurgato anche quello, allora, più buono di quel che pensi./ Se ne avevi poche le mangiavi cotte alla brace/ piazzarle con le molle gridano, fanno la razza/ un pizzico di sale e sono buone da bisboccia/ dopo le semine, con gli amici, per bere una volta) 26. Erbe commestibili raccolte dalle donne
-
Date
-
2016
-
Type
-
text