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Title
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Fiabe piemontesi - pag.28
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Author
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Arpino, Giovanni
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Margheritina C'era una volta un uomo che aveva una pianta di pere, ogni anno ne riempiva quattro cesti. Ma venne l'anno in cui ne fece solo tre e mezzo, di cesti, e quest'uomo si trovò nei pasticci perché doveva portarne sempre quattro al suo re. Così ne riempie tre, nell'ultimo mette con le pere la sua bambina più piccola, la ricopre con foglie, e quando vuota i cesti
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Date
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1982
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Title
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Fiabe italiane - pag.21
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Author
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Calvino, Italo
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del contadino e cascarono dalla scala a gambe all'aria. Il Re mandò a frugare nelle case se trovavano altre ragazze, e così scovarono quella chiusa nel solaio. Appena accompagnata alla pianta, i rami s'inchinarono e le porsero in mano le melagrane. Tutti gridarono:- Ecco la sposa! Ecco la sposa! - e il figlio del Re per primo. Furono preparate le nozze, e le sorelle sempre invidiose erano invitate
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Date
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1993
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.139
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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. Niente pasticci, veleni, antiparassitari solo verderame, tante volte il necessario vanga e zappa intorno alla radice, che respiri tocca comprarne un’altra, consumata! Da quando è morto suo padre quindici anni fa Venute troppo corte, lavorando, si è stufato gli arnesi, per renderli taglienti, vanno limati chi ti ha detto che le zappe vanno martellate!? Cianein fa andare l’orto, là davanti a casa sua una pianta
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.234
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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993. U sabion dra Ròca 994. I sabion da dlà da Tani 995. Ra mumia crucifisa 996. L’udùr der fein 997. L’udùr dra seni 998. Ra strà di Balonz 999. 999 == 1992 == 1000. U stèma falce-martello 1001. PRUCÈS AR PITU PULON GLU-GLÙ (Carnevale 1992) 1002. U riturn 1003. Ra vanta der Bacian-ni 1004. Ra pianta ’d girasù 1005. Anna dra Magnan-na 1006. I bùagg ant l’èua 1007. L’agnìa pasquàl 1008
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.97
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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Un anno, Bagino di Gagliardo, che ha seminato tardi ha raccolto tutta erba, grano e semenze bastarde era Fohn o Granpastore, tutte vuote quelle spighe ha sviluppato le sue canne ma non riempite. Maggio, grano fatto giugno, spiga compita. La pianta di grano ha tre nodi, dalle radici alla punta tagliato bazzano tre giorni la spiga è concia il chicco, che era giallo, diventa rosso colore della crosta
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.103
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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lo stesso!» Da allora, a casa dei Villotti, bottiglie a messa. Il pane di san Biagio ammuffisce, a dirlo senza offesa non è come quello di Natale, è pane da dispensa si mangia in giornata, a digiuno, come l’ostia santa san Biagio puoi masticarlo, berlo se si pianta. Ma uno che ci crede poco dove si afferrava? L’aglio o l’aceto, o le erbe, quello che sapeva mettevano la calza di lana intorno alla gola tolta dai piedi
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Date
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2016
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Type
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text