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Title
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Fiabe piemontesi - pag.31
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Author
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Arpino, Giovanni
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GLI ANIMALI E LE PIANTE, AIUTANTI MAGICI La fava fatata C'era una volta un poveruomo che non aveva casa, non aveva tetto, e abitava sotto una pianta, seduto su un mattone. Possedeva solo tre fave e vicino a lui era la casa di un mago. Il misero pianta una di quelle tre fave che cresce come un albero, lui vi si arrampica, su e su e più su e arriva fino alla finestra del mago, che gli domanda
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Date
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1982
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Title
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Fiabe piemontesi - pag.28
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Author
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Arpino, Giovanni
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Margheritina C'era una volta un uomo che aveva una pianta di pere, ogni anno ne riempiva quattro cesti. Ma venne l'anno in cui ne fece solo tre e mezzo, di cesti, e quest'uomo si trovò nei pasticci perché doveva portarne sempre quattro al suo re. Così ne riempie tre, nell'ultimo mette con le pere la sua bambina più piccola, la ricopre con foglie, e quando vuota i cesti
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Date
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1982
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Title
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Fiabe piemontesi - pag.17
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Author
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Arpino, Giovanni
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la mia coda e piantala nel giardino: vi spunteranno tre spade. Mangia la mia carne con tua moglie e avrai tre figli. Dà le ossa alla tua cagna e avrai tre cuccioli. Dà le lische alla tua cavalla e avrai tre puledri. Pianta i miei occhi in un vaso di fiori e nasceranno tre garofani. Dopodiché seguita a pescare, avrai fortuna e diventerai un gran signore ». Di lì a tre mesi nascono tre cagnolini, di lì a nove
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Date
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1982
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Title
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Fiabe italiane - pag.21
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Author
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Calvino, Italo
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del contadino e cascarono dalla scala a gambe all'aria. Il Re mandò a frugare nelle case se trovavano altre ragazze, e così scovarono quella chiusa nel solaio. Appena accompagnata alla pianta, i rami s'inchinarono e le porsero in mano le melagrane. Tutti gridarono:- Ecco la sposa! Ecco la sposa! - e il figlio del Re per primo. Furono preparate le nozze, e le sorelle sempre invidiose erano invitate
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Date
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1993
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.29
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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, col bastone te la sbrighi. Li chiamavano campanellini, talmente suonavano da bambini, una pianta in mano, la scrollavamo dicevano che ci sono le anime dentro, volevamo sentirle la radice succhia sotto terra, le voci te le inventi. «Datemi i morti dei vostri poveri morti», chiedevamo da ragazzi si giravano i cortili, ’sti vecchi raccontavano una mestolata sull’uscio, parata la scodella di mattina
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.139
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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. Niente pasticci, veleni, antiparassitari solo verderame, tante volte il necessario vanga e zappa intorno alla radice, che respiri tocca comprarne un’altra, consumata! Da quando è morto suo padre quindici anni fa Venute troppo corte, lavorando, si è stufato gli arnesi, per renderli taglienti, vanno limati chi ti ha detto che le zappe vanno martellate!? Cianein fa andare l’orto, là davanti a casa sua una pianta
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.234
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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993. U sabion dra Ròca 994. I sabion da dlà da Tani 995. Ra mumia crucifisa 996. L’udùr der fein 997. L’udùr dra seni 998. Ra strà di Balonz 999. 999 == 1992 == 1000. U stèma falce-martello 1001. PRUCÈS AR PITU PULON GLU-GLÙ (Carnevale 1992) 1002. U riturn 1003. Ra vanta der Bacian-ni 1004. Ra pianta ’d girasù 1005. Anna dra Magnan-na 1006. I bùagg ant l’èua 1007. L’agnìa pasquàl 1008
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Date
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2016
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Type
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text