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- Title
- La malora - pag.21
- Author
- Fenoglio, Beppe
- Text
- di mio fratello vedevo come in uno specchio me e lui al paese, un dopopranzo di festa, che pescavamo con le mani i gamberi in Belbo. - Comprami qualcosa che mi rallegri, - e mi toccò sul braccio per farmi svegliare e partire. E quando io ero già alla porta, mi corse dietro per dirmi di comprargli delle mele in composta. A quella bottega che c'è sul mercato dei piatti gli comprai per quato soldi di mele
- Date
- 1954
- Type
- Text
- Title
- Fiabe piemontesi - pag.48
- Author
- Arpino, Giovanni
- Text
- , e dopo aver ben bene ascoltato il racconto di tutto ciò che lei aveva fatto, si muove, l'abbraccia e le assicura che è pronto a scappare subito con lei. Così fanno, approfittando di quelle belle carrozze e di quei magnifici cavalli e dopo pochi giorni eccoli a casa loro, dove vien dato un gran pranzo con tanti di quei piatti dove ciascun invitato mangia e beve e pilucca mentre a me vien dato un mestolo
- Date
- 1982
- Type
- Text
- Title
- Fiabe italiane - pag.36
- Author
- Calvino, Italo
- Text
- a una fonte e prima si tolse la collana di corallo e la posò su un ramo. Passò un corvo, prese la collana e volò via. La ragazza si mise a inseguire il corvo nel bosco, e trovò la casa dei fratelli. In casa non c'era nessuno; e la sorella fece cuocere i taglierini, li preparò nei piatti, e poi andò a nascondersi sotto un letto. Tornarono i fratelli, trovarono i taglierini già cotti e apparecchiati
- Date
- 1993
- Type
- Text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.178
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- all’aglio come spicchio o come testa veniva a volte usato per definire le peculiarità caratteriali o somatiche di alcuni personaggi del paese, compreso lo stesso poeta. Solo nella seconda parte di questo lungo componimento si evidenziano gli impieghi gastronomici di questo utilissimo bulbo in alcuni dei piatti più gustosi e tipici della cucina piemonte57 r1026, Copia di testo dattiloscritto su foglio
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.110
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- e impiegate dalle massaie del paese per realizzare semplici e gustosi piatti. Trattandosi di pianta infestante, la sua raccolta, oltre allo scopo alimentare, contribuiva a proteggere la crescita del grano, fra le cui spighe e su particolari terreni sabbiosi tende a espandersi. L’opera di estirpazione veniva di solito affidata alle donne, vista anche l’opportunità di poterne ricavare un prodotto
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.207
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- per catturare e uccidere piccoli volatili, da trasformare poi nell’ingrediente principale di uno dei più tradizionali piatti della cucina contadina. Polenta e uccelletti, o polenta e osei secondo la dicitura veneta con cui tale portata è diventata famosa, poteva rappresentare una piacevole variante al consueto e magro menù invernale, come si legge nei versi de I pasaròt (I passerotti), o ‘I bùagg di stur
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.211
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- , si potevano consumare sia cotte che crude, unendo alla gradevolezza del gusto benefici effetti depurativi. Condito con le uova sode, era uno dei piatti tipici servito durante la tradizionale scampagnata di Pasquetta. Nella chiusa dei versi che seguono, viene sottolineata anche la spiritualità legata alla degustazione di certi cibi dove appare evidente il sentimento di devozione pagana verso un mondo naturale
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.120
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- forniva un menù di poche portate, piatti rapidi già pronti per essere scodellati agli affamati clienti, il cui appetito veniva stimolato dai loro profumi aleggianti sul piazzale antistante, fungente da parcheggio per i carretti e relativi animali da traino. La farinata di ceci o belecada (belle calda), è tuttora servita come piatto complementare o alternativo in moltissime pizzerie del basso Piemonte
- Date
- 2016
- Type
- text
- Title
- Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.206
- Author
- Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
- Text
- le sponde del Tanaro a cui si avvicinava per abbeverarsi, la preda più ambita da tutti i cacciatori. Oltre o fornire spunti per interminabili narrazioni a chi vegliava nelle stalle durante le notti invernali, o fornire argomenti per accese discussioni seduti intorno ai tavoli della SOMS, le carni di questa prelibata selvaggina potevano a pieno diritto comparire tra i piatti più desiderati da quegli uomini
- Date
- 2016
- Type
- text