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Title
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La malora - pag.26
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Author
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Fenoglio, Beppe
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e due sue sorelle cogli uomini e i bambini, portarono a Ginetta i loro regali dentro delle scatole da scarpe. Io avevo paura, con un affanno che mi guastò la cerimonia giú a Trezzo, paura che con tutta quella gente invitata non ci fosse a tavola un posto anche per me, che non ero parente ma solo servitore, e mi ficcassero in un buco dove potevo anche essere qualche volta dimenticato invece si strinsero
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Date
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1954
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Title
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I penultimi - pag.21
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Author
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Fenoglio, Beppe
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: « Per l'ultima volta, togliti di mezzo, cretino ». 24 Come i miei due zii si avventavano l'un contro l'altro, mi svegliai. [VI] 1 In qualunque ora del pomeriggio potevi passare davanti alla nonna come davanti a una statua. Potevi passare fischiettando o scalciando le gambe della tavola, lei non trasaliva, non arricciava una palpebra. Quel pomeriggio le passai davanti in punta di piedi
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Date
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1978
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Title
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La malora - pag.31
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Author
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Fenoglio, Beppe
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. Difatti. non l'ho piú visto vivo, e neanche Emilio, quantunque fosse arrivato un paio d'ore prima di me, lui aveva trovato un biroccio che l'aveva portato da Serravalle fino al passo della Bossola. Restai un po' solo con mio padre e poi scesi. Domandai a mia madre se aveva da parte i soldi per la sepoltura, ma lei mi disse che non n'aveva neanche per far cantare il prete e allora misi sulla tavola
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Date
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1954
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Type
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Title
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La malora - pag.12
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Author
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Fenoglio, Beppe
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attraverso la tavola, picchiava con una mano mentre con l'altra fermava l'acciuga che ballava al filo. Dopo queste cene, Tobia pretendeva che dopo si cantasse; soffiava sul lume e diceva al figli di cantare. 12
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Date
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1954
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Type
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Title
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La malora - pag.80
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Author
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Fenoglio, Beppe
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che ci sia a Castino. Io ero rimasto come un vitello dopo la prima mazzata. Che m'abbia portato in giro e che abbia voluto solo passare il tempo mentre stava da servente, nessuno me lo farà mai entrare. Piuttosto, presa alla sprovvista, abituata a chinar sempre la testa e senza me vicino che potessi darle la foza di rivoltarsi una volta per tutte, nella paura d'esser legata alla gamba della tavola
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Date
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1954
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Type
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Title
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Fiabe piemontesi - pag.15
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Author
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Arpino, Giovanni
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mesi il marito la rimandò a casa da sua madre, perché la sposa non parlava, non avendola lui mai chiamata Rosafiori moglie dell’imperatore. Mandata via lei, il principe ne cerca un’altra e trova la sua nuova sposa nella figlie d’un re d’un paese lontano. Nel giorno delle nozze la madre del principe dice che non sarebbe andata a tavola se parte dei cibi non fossero stati mandati alla prima sposa
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Date
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1982
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Type
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