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Evidenti tracce di felicità - pag.5
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Author
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Yo Yo Mundi, Archetti Maestri, Paolo Enrico, Merico, Eugenio, Rapetti, Giovanni
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Andùma ansséma a cantè j’euv, cantè j’euv, cantè j’euv (Ci siamo di nuovo, amici miei Andiamo insieme a cantare le uova)
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Date
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2016
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Title
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Fiabe italiane - pag.9
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Calvino, Italo
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10. La barba del Conte Pocapaglia era un paese così erto, in cima a una collina dai fianchi così ripidi, che gli abitanti, per non perdere le uova che appena fatte sarebbero rotolate giù nei boschi, appendevano un sacchetto sotto la coda delle galline. Questo vuol dire che i Pocapagliesi non erano addormentati come si diceva, e che il proverbio Tutti sanno che a Pocapaglia L'asino fischia
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Date
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1993
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.123
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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? Il vino scusava sangue per le malattie la gente stufa di piangere in casa usciva a ridere il paese vendeva le uova per rifornirsi chi aveva solo le braccia beveva per vizio. 121
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.165
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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Racconta Alda che a casa sua l’hanno sempre fatta loro le figlie a preparare tutto, mentre la madre le controlla sbattere le uova, grattare il pane, col formaggio vai adagio la noce moscata, tanto latte, tre coppe rase. A casa sua erano otto, va fatta grossa due fette per uno, che senti il gusto di questa cosa parlano tutto l’anno di questa torta, torta nella conca ti piace, perché ballavano
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Date
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2016
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Title
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La malora - pag.60
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Author
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Fenoglio, Beppe
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ai servitori gli regalano a testa una coppia d'uova da cambiare alla censa col ta- 60
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Date
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1954
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Title
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Fiabe piemontesi - pag.25
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Author
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Arpino, Giovanni
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, ,spidocchiami» ripete ancora due volte la vecchina. E finalmente la brutta ragazza comincia a pettinare la Madonna, però maltrattandola. «Cos'hai trovato?» le domanda la vecchina alla fine. E la ragazza: « Pidocchiacci e uova di pidocchiacci, brutti come te vecchiaccia ». E la Madonna: « Altrettanto troverai tu. Quando arrivi alla cima del monte, voltati»: La brutta così fece, ma come si volta ecco
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Date
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1982
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.142
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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i sessi. Lo storno, originario dell’Eurasia e dell’Africa settentrionale, è oggi praticamente diffuso in tutto il mondo, soprattutto nelle campagne ma anche nelle città e nei villaggi. Nidifica in estate, scegliendo luoghi che presentano cavità per deporre le uova, come 46 r0836. Testo dattiloscritto su foglio A4, s.d. (ma 1989). Dodici quartine di endecasillabi a rima baciata. 140
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.27
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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La Bella Rosina Dice che c’erano tre osterie in faccia al carcere per i vedovi e i mal maritati ci sono i culi di pollo si fermano i carretti che portano la verdura gli escrementi, giovedì e sabato, fanno mucchio. I più sono di Castellazzo che vengono a vendere ortaggi di stagione, uova fresche e endici qualcuno della Villa porta le sue amarene un cappone o qualcos’altro, refurtiva da cene
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.167
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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con altri prodotti alimentari: farina, pollame, uova ecc. Si assiste, negli anni di guerra, a una sorta di rivincita della campagna sulla città: i contadini sempre vilipesi e derisi dalla popolazione urbana ab antiquo (vedi la satira medievale contro il villano), ora vengono corteggiati, in quanto produttori e detentori dei beni di consumo primari. Mentre in città tutto è razionato, si tira la cinghia e si mangia
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.24
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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, che si affollava solitamente di domenica: ra Sucietà r’è pen-na quand ch’ l’è fèsta / vìan vùaja ’d dùai ùav dir calu da Nèsta (la Società è piena quando è festa, viene voglia di due uova sode, calano da Ernesta). L’importanza del vino nella società contadina è risaputa, ma il poeta sottolinea come lo stesso 8 r0335, copia di testo dattiloscritto su foglio A4, s.d. (ma 1980). Otto quartine di endecasillabi
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.139
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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, scherzano? mangiare questa roba che vendono alla bottega bella da vedere, guardarla e sbatterla via. Assaggiare una delle sue pesche, la pelle sopra un grappolo d’uva a colazione, staccata che fuma pensi che il sole ride là a casa di Luciano che le uova dentro sono rosse come lo zafferano. «Vieni a trovarmi che voglio farti assaggiare il mio vino!» se hai scoppiato la bicicletta c’è solo Cianino
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.211
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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, si potevano consumare sia cotte che crude, unendo alla gradevolezza del gusto benefici effetti depurativi. Condito con le uova sode, era uno dei piatti tipici servito durante la tradizionale scampagnata di Pasquetta. Nella chiusa dei versi che seguono, viene sottolineata anche la spiritualità legata alla degustazione di certi cibi dove appare evidente il sentimento di devozione pagana verso un mondo naturale
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.205
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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risorse derivate dall’allevamento domestico (compresi latte e uova) piuttosto che a una loro diretta fruizione. Si comprende perciò come l’apporto calorico della carne potesse trovare alternative stimolanti ed economiche, oltre il pescato, nelle più gustose e ricche carni offerte dalla selvaggina. Un folto gruppo di nuovi personaggi, i cacciatori, viene così ad affiancarsi a quello dei pescatori
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Date
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2016
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Type
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text