Search results
-
-
Title
-
Fiabe italiane - pag.9
-
Author
-
Calvino, Italo
-
Text
-
10. La barba del Conte Pocapaglia era un paese così erto, in cima a una collina dai fianchi così ripidi, che gli abitanti, per non perdere le uova che appena fatte sarebbero rotolate giù nei boschi, appendevano un sacchetto sotto la coda delle galline. Questo vuol dire che i Pocapagliesi non erano addormentati come si diceva, e che il proverbio Tutti sanno che a Pocapaglia L'asino fischia
-
Date
-
1993
-
Type
-
Text
-
-
Title
-
Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.123
-
Author
-
Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
-
Text
-
? Il vino scusava sangue per le malattie la gente stufa di piangere in casa usciva a ridere il paese vendeva le uova per rifornirsi chi aveva solo le braccia beveva per vizio. 121
-
Date
-
2016
-
Type
-
text
-
-
Title
-
La malora - pag.60
-
Author
-
Fenoglio, Beppe
-
Text
-
ai servitori gli regalano a testa una coppia d'uova da cambiare alla censa col ta- 60
-
Date
-
1954
-
Type
-
Text
-
-
Title
-
Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.167
-
Author
-
Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
-
Text
-
con altri prodotti alimentari: farina, pollame, uova ecc. Si assiste, negli anni di guerra, a una sorta di rivincita della campagna sulla città: i contadini sempre vilipesi e derisi dalla popolazione urbana ab antiquo (vedi la satira medievale contro il villano), ora vengono corteggiati, in quanto produttori e detentori dei beni di consumo primari. Mentre in città tutto è razionato, si tira la cinghia e si mangia
-
Date
-
2016
-
Type
-
text