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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.151
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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di melma entra in mezzo alle foglie, ai corrugamenti, scava. A novembre erano qui, carri, carretti, barocci Naso-mozzo una vacca, faccia dell’ortolano birbante le verze più belle sopra, come un mazzo di rose sta attento a quelli sotto, ti frega, cuoci! Cominciano le lamentazioni dei miserere tutti gli anni [con] la campagna ti mangi le terre: «quattro soldi un cavolo?!», «tre chili?», «scommetto
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Date
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2016
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.91
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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quintali di grano per moggio guarda il vino che compri tanto non c’è più nessuno che lo beve, gli arnesi li rompi tini, damigiane, bigonce, mastelletto manco più necessario studiare il giro della luna. Vecchi e bambini tutti bevevano il vino allora intingevano il pane della colazione di buonora Pierino racconta di sua nonna, lui la vedeva scansavano il latte di vacca, così lo vendeva. stregua: nessuno
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Date
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2016
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Type
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Title
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Fame e Abbondanza in cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti - pag.206
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Author
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Castelli, Franco, Emina, Antonella, Milanese, Piero
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, insieme agli agnolotti o ai salamini di vacca di tante scorpacciate o ribote organizzate per onorare l’amicizia tra compaesani, e anche per esorcizzare in qualche modo la minaccia della fame, pur sempre latente e legata all’andamento dei raccolti secondo l’evolversi delle stagioni. Giuzèp ’d Mimi, uno dei tanti cacciatori raccontati nei versi, viveva momenti di emozionante tensione nell’attesa di veder
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Date
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2016
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Type
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text